Consulta dell’Ambiente, le associazioni chiedono un rapporto diverso con la Raffineria

Aggiornare il piano di emergenza, potenziare il sistema di informazione alla popolazione e implementare la rete di monitoraggio includendo l’analisi di quegli elementi che attualmente non sono inseriti nei rilevamenti ufficiali.

Sono le proposte venute fuori dalla riunione della Consulta dell’ambiente, presieduta dall’assessore all’ambiente Salvatore Gitto e che ha visto a partecipazione di tutti i rappresentanti.

“Di è trattato di un importante momento di verifica tra tutte le associazioni – ha affermato l’assessore – soprattutto dopo l’incendio alla Ram che ha registrato una miriade di prese di posizioni con documenti e note varie che affrontavano il problema in maniera più emotiva che tecnica”.

Dopo l’introduzione di Gitto hanno relazionato i funzionari comunali Otera e Torre sulla sicurezza degli impianti e sugli adempimenti previsti dal piano di Protezione civile, senza tralasciare il lavoro svolto nella raccolta dei dati delle emissioni, rispondendo anche ai quesiti posti dagli intervenuti, sottolineando “la particolare e responsabile attenzione dell’Amministrazione alla questione ambientale”.

Sono poi intervenuti i vari rappresentanti che, partendo dall’analisi dell’accaduto, hanno esposto quelle che, a loro dire, sono le priorità da portare avanti al fine di assicurare una corretta convivenza tra industrie e territorio. I rappresentanti hanno poi ribadito la necessità di un maggiore controllo delle emissioni, procedendo magari ad una comunicazione in tempo reale con la cittadinanza; più che altro si ha l’esigenza di instaurare un rapporto diverso con la Raffineria e con le industrie in generale, basato su una maggiore trasparenza. Quest’ultimo argomento secondo l’assessore Gitto “rappresenta una priorità del gruppo di lavoro da mesi, operativo con la presenza della stessa Raffineria, degli organi di controllo (Arpa, Asp, Provincia e Capitaneria di porto) e delle associazioni ambientaliste e che dovrà portarci proprio alla definizione di un nuovo assetto nelle relazioni con l’industria”.