Riserva di Capo Peloro. EcoDem chiede diventi Area Ramsar

Una lettera indirizzata al commissario della Provincia, Filippo Romano, nel giorno in cui si celebra l’anniversario della Convenzione di Ramsar, il Trattato Mondiale firmato nella città iraniana nel 1971 e nato con l’obiettivo di proteggere il tesoro naturale rappresentato da zone umide, luoghi ricchi di biodiversità ed essenziali per la strategia globale di resilienza climatica.

In Italia queste aree sono 53 secondo l’elenco stilato dal ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Interessano ambienti e paesaggi molto significativi di 15 regioni e sono per la totalità inseriti anche nella rete Natura 2000 o in aree protette nazionali, regionali o locali.

Per il rispetto e la tutela dell’Area di Capo Peloro, l’associazione EcoDem Sicilia desidera contribuire con le proprie proposte e candidare Capo Peloro al riconoscimento di Area Ramsar e nella redazione del Piano di Sistemazione della Riserva di Capo Peloro con l’adozione dei “Contributi per la Tutela della Biodiversità delle Zone Umide”.

L’ing. Francesco Cancellieri e il dott. Luigi Bellassai, di EcoDem, chiedono che il Piano sia sottoposto alla Valutazione Ambientale Strategica, e che l’insieme delle Riserve gestite dal Consorzio adotti la Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (Cets), uno strumento metodologico ed una certificazione che permette una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo del turismo sostenibile.

L'elemento centrale della Carta è la collaborazione tra tutte le parti interessate a sviluppare una strategia comune ed un piano d'azione per lo sviluppo turistico, sulla base di un'analisi approfondita della situazione locale. L'obiettivo è la tutela del patrimonio naturale e culturale e il continuo miglioramento della gestione del turismo nell'area protetta a favore dell'ambiente, della popolazione locale, delle imprese e dei visitatori.