Centrale Eolica sui Peloritani. Contrari Comune, Azienda Forestale e Genio Civile

La finalità di utilizzare l’energia del vento si scontra con un impatto ambientale tanto notevole quanto inaccettabile”. Parola dell’assessore all’ambiente Daniele Ialacqua che preannuncia il “no” del Comune di Messina al progetto della centrale eolica sui Peloritani di cui si discuterà oggi nel corso della conferenza dei servizi che si svolgerà a Palermo. Parere contrario all’opera che prevede l’istallazione di oltre cinquanta aerogeneratori di 2 MVV nei pressi di Forte Ferraro, verrà espresso anche dal Genio Civile. Il veto dell’amministrazione Accorinti e del Genio Civile si unisce a quello già pronunciato dall’Azienda Forestale, che gestisce il territorio demaniale su cui dovrebbe sorgere la centrale da 99MW nell’area compresa tra i Comuni di Messina e Saponara. Non vengono, dunque, lasciate sole le associazioni ambientaliste che fin dal primo momento si sono opposte al progetto, definendolo una vera e propria “follia”.

La zona in questione, infatti, è considerata un sito protetto, sia dal punto di vista paesaggistico, sia perché investita dal più importante fenomeno migratorio dei Peloritani, per il quale è stata istituita la Zona di protezione speciale, successivamente dotata di un Piano di gestione. Il progetto, sebbene proponga un tipo di energia considerata “pulita”, sarebbe in ogni modo altamente invasivo e deleterio per l’ecosistema in cui si vuole inserirlo. Infrangerebbe, inoltre, il Piano Paesaggistico siglato nel dicembre del 2009, che stabilisce il maggior livello di tutela paesaggistico-ambientale per i Monti Peloritani. A fare notare tutto questo le associazioni ambientaliste WWF e Man – Associazione Mediterranea per la Natura. A confermare l’impossibilità di un mega impianto eolico sui Peloritani ci pensano Comune, Forestale e Genio Civile, ma il tavolo dei servizi promosso dall’assessorato regionale dell’Energia comprende anche molti altri enti, dal Sindaco di Saponara agli assessori regionali, dal Corpo Forestale all’Azienda Ferroviaria Italiana, oltre ad Enel, Anas, Enva, Snam, Terna, passando per la Provincia Regionale di Messina. Tutti insieme per discutere di un progetto che, a ben vedere, era stato già messo da parte. Solo la vittoria del ricordo al Tar di Palermo della ditta Anima Energy ha permesso, infatti, alla Regione di indire un nuovo tavolo dei servizi e riaprire la partita.

L’idea, a ben vedere, è di vecchia data. Il progetto è stato presentato nel 2005 dalla società Anima Energy, per un investimento complessivo di 170 milioni di euro. Finora è stato sistematicamente bocciato nel corso delle due precedenti conferenze dei servizi che hanno avuto luogo tra il 17 settembre e il 22 dicembre del 2008. Come abbiamo detto, però, il pronunciamento del Tar di Palermo del gennaio 2010 con il quale è stato accolto il ricorso dei legali della ditta “Anima Energy”, riapre i giochi annullando i verbali delle precedenti conferenze dei servizi e vanificando, di conseguenza, le decisioni prese in quelle circostanze. Con la conferenza dei servizi di oggi, la Regione ha deciso di rimettere in discussione l’eventualità di realizzare il mega impianto, con buona pace degli ambientalisti che vedono nuovamente profilarsi all’orizzonte il rischio di un progetto che infrange tutte le norme vigenti di tutela della zona dei Monti Peloritani. (Eleonora Corace)