L’Associazione: “Usiamo il materiale degli scavi di Tremestieri per le nostre coste”

Nata in piena estate l’ Associazione "Tuteliamoci Casabianca e Faro Superiore", vede riuniti un gruppo di residenti a Casabianca Via Mezzo al Km 15,800 e a Faro Superiore, con l’obiettivo di portare avanti una battaglia per tutelare il territorio dall’avanzare del mare, che negli ultimi anni sta facendo scomparire le bellissime spiagge della zona, con il rischio che vengano compromesse anche le abitazioni.

Nei giorni scorsi l’Associazione ha scritto al sindaco ed agli assessori competenti per ribadire la necessità di una tutela attenta del territorio e di interventi immediati anche a carattere preventivo

“L' obiettivo- si legge nella nota firmata dai componenti e da Fortunato Marabello, presidente dell’Associazione- sarebbe quello di creare una "Barriera Soffolta" in mare, ma ci rendiamo conto che non è un' operazione da poco o da realizzare in tempi brevi. Per questo, in via preventiva e per arginare i danni, già in atto, provocati dall' erosione marina, si può intervenire nell' immediatezza attraverso un' iniziativa di ripascimento artificiale che oltre a proteggere la zona consentirebbe anche un incremento della larghezza delle spiagge di Casabianca. Tutto questo è possibile utilizzando come sabbia di ripascimento una parte del materiale che proviene dagli scavi e dal dragaggio del porto di Tremestieri. Un’ operazione che oltre ad essere di grande utilità per le spiagge consentirebbe anche una notevole diminuzione di costi per le lavorazioni del porto di Tremestieri”.

L’attenzione dell’ Associazione "Tuteliamoci Casabianca e Faro Superiore", ha anche altre iniziative nel cassetto, e tra le priorità ha inserito anche il Torrente Papardo" di Faro Superiore, da tempo dimenticato e che di recente è divenuto anche fonte di rischi, in particolare in un tratto di 100 metri appena, localizzato sotto il campetto della Curia, dove si trova anche un ponte sprovvisto di parapetti.

“E’ probabilmente l’unico tratto- prosegue il comunicato- nel quale si può ammirare una vera e propria discarica di spazzatura, erbacce, numerosissimi topi e gli appositi pali di cemento che tengono i cavi della luce stanno quasi per cadere. Insomma una vera vergogna. Questa Associazione si è già attivata per far intervenire le autorità competenti e a breve verranno fatte delle interrogazioni al Consiglio comunale affinchè si abbia una risposta concreta almeno per mettere in sicurezza questi 100 metri del Torrente Papardo e per ripulire in maniera definitiva questo tratto di strada antistante le abitazioni. Si potrebbe anche spostare il muretto che delimita e quindi divide il torrente dalla strada, un’ operazione che consentirebbe di restringere il torrente e quindi allargare la strada agevolando così anche la viabilità del paese che da tempo non esiste più. La viabilità di Faro Superiore è un altro punto che questa Associazione affronterà in futuro”.

Rosaria Brancato