Tari meno cara per le famiglie numerose, ecco come calcolare il tributo sulla spazzatura

La lunga discussione in consiglio, le scuse degli assessori Eller e Ialacqua, i dubbi dei consiglieri comunali, un piano finanziario corposo che l’aula ha potuto esaminare in pochissimo tempo. L’ultimo giorno di aprile regala ai messinesi la Tari 2016, l’odiatissimo tributo sulla spazzatura che quest’anno costerà 44.101.257 euro. La buona notizia è che ad oggi il risparmio rispetto allo scorso anno è di 1,3 milioni, quindi ci sarà un risparmio per i cittadini. Si è anche ampliata la platea dei contribuenti, dunque per il principio del “pagare tutti per pagare meno” ci dovrebbe essere un ulteriore alleggerimento delle bollette. In realtà però fino alla fine potrebbe esserci qualche sorpresa, perché intanto le prime due rate saranno uguali allo scorso anno e l’ultima a saldo. E proprio in quella potrebbe essere inserito qualche aumento nel caso in cui nei prossimi sei mesi non si dovessero realizzare le previsioni sulla raccolta differenziata e sul nuovo modello gestionale dei rifiuti.

Cerchiamo però di guardare i numeri da vicino. Quanto pagheranno le famiglie e le attività commerciali? La Tari come ogni anno sarà coperta al 70% dalle utenze domestiche e al 30% da quelle non domestiche. In pratica 30.870.880 euro saranno sulle spalle delle famiglie messinesi, mentre 13.230.377 euro dovranno arrivare da esercizi commerciali, uffici, attività. Queste le aliquote per le UTENZE DOMESTICHE:

1 componente: 1,57 euro aliquota variabile; 106,65 euro aliquota fissa.

2 componenti: 1,86 euro aliquota variabile; 178,14 euro aliquota fissa.

3 componenti: 1,87 euro aliquota variabile; 206,30 euro aliquota fissa.

4 componenti: 1,87 euro aliquota variabile; 259,44 euro aliquota fissa.

5 componenti: 1,73 euro aliquota variabile; 292,86 euro aliquota fissa.

6 o più componenti: 1,60 euro aliquota variabile; 332,92 euro aliquota fissa.

Basta prendere una calcolatrice per vedere che per esempio un unico cittadino che vive in un appartamento di 100 mq dovrà pagare 263,65 euro di Tari 2016, esattamente come lo scorso anno. Una famiglia di 2 persone che vive nello stesso appartamento di 100 mq dovrà invece sborsare 364,14. Per nuclei di tre persone la Tari 2016 costa 393,30 euro, una famiglia di quattro persone tocca quota 446,44 euro. Con cinque componenti si raggiungono i 465,86 euro. Infine, famiglie molto numerose con sei o più componenti pagheranno 492,92 euro. Una tariffazione che punta a beneficiare soprattutto i nuclei più numerosi.

Per le UTENZE NON DOMESTICHE si è puntato soprattutto ad agevolare quelle categorie che tre anni fa, con il passaggio dalla vecchia Tarsu alla Tares, avevano incassato le maggiori batoste. Otterranno un risparmio che varia tra il 4% e l’8% alcune categorie: uffici, agenzie e studi professionali; negozi di abbigliamento, calzature, librerie, cartolerie, ferramenta; edicole, farmacie, tabaccai; parruchieri; carrozzerie, autofficine, elettrauto; ristoranti, pizzerie, mense; bar, pasticcerie; supermercati, alimentari. Le utenze non domestiche sono state suddivise in 29 categorie e anche in questo caso per calcolare il tributo bisogna sommare la tariffa prevista per la quota fissa e per la quota variabile differenziata sui mq delle attività. Per esempio un ufficio di 100 mq pagherà 827 euro, un’edicola 624 euro, un bar 1411 euro, una pescheria 2419 euro.

Francesca Stornante