In alto mare: dal 1 luglio stop ai collegamenti veloci tra Messina e Reggio

Il pasticciaccio del bando per quello che chiamiamo tutti “servizio Metromare” ha già le prime conseguenze negative: dal 1 luglio UsticaLines interromperà i collegamenti veloci tra Messina e Reggio Calabria.

A pagare saranno migliaia di pendolari che si troveranno, all’improvviso e per sei mesi almeno, “a mare”, nel vero senso della parola.

Tra l’altro gli utenti lo hanno scoperto oggi grazie ad un foglio affisso in biglietteria, anche piuttosto laconico: Avviso ai passeggeri, siamo spiacenti dover comunicare che la linea Messina/Reggio Calabria e viceversa terminerà giorno 30.06.2014 (ultimo giorno) e che dal 01.07.2014 non sarà più operativa”.

Tra quattro giorni quindi migliaia di persone che ormai da anni avevano avuto finalmente una risposta alle esigenze di collegamento tra le due sponde, sia pure tra momenti di difficoltà e disagi, si troveranno nuovamente con “i piedi per terra” ovvero in una realtà dove l’impossibile, nel senso negativo, diventa possibile.

UsticaLines interrompe il servizio (ed anche per Bluferries c’è qualche perplessità) con conseguenze gravissime sui pendolari ma anche per il personale, soprattutto quello di terra, perché i marittimi con ogni probabilità saranno dirottati verso altre corse.

All’origine di tutto c’è il “pasticciaccio del bando di gara” per l'affidamento del servizio di trasporto tra Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni al quale hanno partecipato soltanto due società, Bluferries e Ustica Lines. A causa, però, di una documentazione errata la 'Bluferries' è stata esclusa, mentre 'Ustica Lines' si è ritirata allo scadere dei termini, rendendo non valida la gara.

D’accordo con il Ministero dei Trasporti l’assessore regionale della Calabria Luigi Fedele ha proposto di prorogare per altri sei mesi l'attuale servizio e, nel frattempo, bandire una nuova gara e dar tempo alle società di presentare documentazioni corrette e complete ( ci si augura).

Il problema però è stato che la proroga fino al 31 dicembre, è stata solo annunciata, senza tramutarsi in realtà. Nei giorni scorsi era stata proprio l’Orsa a lanciare l’allarme che aveva espresso preoccupazione perché Ustica Lines non sembrava orientata ad accettare proroghe, viste le pessime condizioni economiche.

La proroga è stata solo annunciata e finora neanche Bluferries, che pure ha accettato di continuare il servizio, non ha ricevuto alcuna risposta dal Ministero dei trasporti. Forse la missiva è stata spedita con uno dei treni a lunga percorrenza….Intanto l’assessore regionale della Calabria Luigi Fedele cerca di gettare acqua sul fuoco annunciando d’aver investito della questione il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti “Sto mettendo in atto pressioni importanti, anche d'intesa con l'assessore siciliano Domenico Torrisi, per far sì che il Ministero trovi la giusta quadra al problema, permettendo al servizio di continuare senza intoppi fino alla fine dell'anno prima di un nuovo bando. Di certo, le compagnie devono fare la loro parte, accettando con grande senso di responsabilità la proposta di proroga del Ministero”.

Da martedì quindi addio collegamenti veloci con Reggio Calabria e ci chiediamo come faranno i pendolari ed i passeggeri ad attraversare lo Stretto visto che le navi attraccano a Villa San Giovanni così come Bluferries.

"La storia si ripete- commenta Michele Barresi, Orsa- e questa volta il rischio dell'interruzione del servizio veloce su Reggio e' concreto con cittadini e lavoratori Messinesi che pagano l'incosistenza della politica regionale e nazionale mentre l'area metropolitana dello stretto senza il diritto alla mobilita' resta pura filosofia. .

La superficialita' con cui la politica Regionale ed il Ministero hanno negli anni affrontato il problema di programmare a lungo termine un servizio fondamentale per migliaia di utenti ha portato sempre a tamponare solo l'emergenza”.

E se Ustica Lines da martedì si ferma non c’è nessuna certezza su Bluferries perché a tre giorni dalla scadenza nessuna comunicazione e' ancora giunta dal Ministero dei Trasporti e senza la lettera la società non può, in modo autonomo, continuare il servizio. Ed anche questo è un paradosso tutto italiano.

“Chiediamo – continua l'Orsa – di porre in essere urgenti interventi che garantiscano servizio e occupazione e da subito un bando triennale che assicuri un adeguato sistema di traghettamento veloce sullo stretto con i necessari standard di qualita' e quantita' che ponga fine alla continua emergenza e precarieta' a cui questa politica ha relegato i cittadini di quella che dovrebbe essere l'area metropolitana dello Stretto"

Ancora una volta il pressapochismo ha portato conseguenze pesantissime per gli utenti ed ancora una volta, restando senza parole, ci rendiamo conto che parlare di Area Integrata dello Stretto, sistema Integrato dei Trasporti, Popolo dello Stretto, è solo utopia. Metromare era un servizio efficiente, funzionale, qualificato. E piano piano sono riusciti ad affondarlo grazie all’inerzia e incapacità della classe politica.

Rosaria Brancato