Accorinti: “Centro d’accoglienza e palagiustizia a Bisconte. A breve il Cda del Teatro”

Dal centro di accoglienza al secondo palagiustizia, sino al Teatro Vittorio Emanuele e a Casa Serena. Il sindaco Accorinti fa un resoconto delle sue ultime “trasferte” a Lampedusa e a Palermo e ne preannuncia un’altra a Roma, per l’ex caserma di Bisconte. Lì, secondo le intenzioni dell’amministrazione comunale, dovranno nascere un centro di accoglienza e il nuovo palazzo di giustizia. “E’ un’area di 70mila metri quadri – afferma -, talmente grande che si possono fare entrambe le cose, ovviamente separate. Spero di poter andare a Roma, a parlare direttamente con il ministro Alfano, già nel corso di questa settimana. La loro disponibilità sembra chiara, noi vogliamo accelerare il percorso. Sono stato a Lampedusa per dire ai lampedusani che non li lasceremo mai soli e che vogliamo fare un centro di accoglienza serio dove i diritti umani non siano calpestati. Un centro che poi può servire anche per ogni tipo di emergenza e che sarebbe potuto essere utile, ad esempio, dopo l’alluvione di Giampilieri. Ci impegniamo nonostante i nostri enormi problemi economici. Ma se i problemi degli altri sono ancora più duri, dobbiamo stare accanto a loro. Messina c’è e vuole fare la parte che dovrebbero fare tutti i Comuni italiani”.

Oltre al centro di accoglienza, Bisconte è dunque l’area individuata anche per il secondo palagiustizia. Bocciate tutte le altre ipotesi. “La nostra scelta – prosegue Accorinti – non è contro nessuno ma è per la città. Ricade su Bisconte perché è l’area più vicina ad uno svincolo della tangenziale. L’idea di decongestionare il cuore della città non è nostra, ma è così ovunque. Lo dice anche l’ordine degli Architetti, che aveva mosso quest’osservazione già alla giunta Providenti, che aveva pensato all’area dell’ex Mercato Ittico. Dobbiamo cercare di non fare arrivare in centro migliaia di persone, che aumenteranno ancora visto che verranno trasferiti dalla provincia i giudici di pace. Viceversa, vorrebbe dire massacrare la città, inquinare, fare perdere molto più tempo. E’ anche un’occasione in più per mettere in sicurezza il torrente Bisconte. Se poi arriveranno soluzioni migliori, bene, ma finora questa è la più adatta”.

Da Lampedusa a Palermo e da Bisconte al Teatro Vittorio Emanuele. “Ho parlato con diversi assessorati regionali – riprende il sindaco -. La cultura è il motore del cambiamento e tutti crediamo nel rilancio del Vittorio Emanuele. Pochi giorni fa, la giunta regionale ha eliminato uno degli ultimi ostacoli, con un passaggio che tecnicamente si chiama ‘apprezzamento’. La nostra richiesta per le nomine del Cda è passata. Ora si andrà in commissione regionale e, considerate le nostre pressioni, è stata accolta l’urgenza. Questo vuol dire che il risultato si avrà in 10-15 giorni invece che nei 45 canonici. Poi tornerà in giunta per l’ultimo passaggio formale e, dopo un paio di giorni, avremo finalmente il Cda, elemento fondamentale per poter camminare con le nostre gambe. I fondi non saranno moltissimi, solo 1 milione in più degli stipendi, ma abbiamo gente che vuole lavorare sul teatro e fare qualcosa di interessante e a basso costo. Come la mini rassegna che era stata presentata, per la quale sono stati riaperti i termini, con un finanziamento del 50 % da parte della Regione. Mi rincuora il fatto che la macchina del Teatro possa ripartire. Porteremo cartelloni adeguati alla spesa, ma staremo sicuramente più attenti, rispetto al passato, sulle spese per la collettività”.

La conclusione è dedicata a Casa Serena: “Abbiamo appuntamento domani – conclude Accorinti -. Parleremo in un tavolo aperto con i lavoratori e l’assessore Mantineo. Il diritto per gli anziani non si tocca. Insieme troveremo la soluzione migliore, guardando anche ad una seria razionalizzazione della spesa”.

(Marco Ipsale – Francesca Stornante)