Uccide la moglie a bastonate e si consegna alla Polizia: arrestato tunisino di 53 anni

Si è presentato spontaneamente al Commissariato Nord di Polizia, questa mattina presto. Teneva ancora per mano le quattro figlie piccolissime, è entrato e, davanti agli agenti, ha confessato di aver ucciso la moglie, a bastonate, nella loro abitazione di via Comunale, a Sperone, non lontano dalla Chiesa.

E' una tragedia che si è consumata all'interno delle quattro mura di casa quella che stanotte ha dilaniato una famiglia di origini tunisine che viveva a Messina con regolare permesso di soggiorno. La vittima è Omayma Benghaloum, 34 anni, mediatrice culturale impiegata presso l'Ufficio Immigrazione della Questura, che fino a ieri sera si trovava al Molo Marconi per assistere la Polizia durante lo sbarco dei migranti. E sarebbe stata una lite provocata dalla gelosia a spingere il marito, il 53enne tunisino Faouzi Dridi, non appena la donna era rientrata a casa, a prendere un bastone ed iniziare a percuoterla, fino a lasciarla a terra priva di vita.

L'uomo ha detto tutto questo ai poliziotti che hanno già avviato le prime indagini. Sul posto, gli inquirenti con il medico legale ed il magistrato di turno hanno ritrovato la vittima stesa a terra, ormai priva di vita. Adesso il tunisino si trova in stato di arresto con l'accusa di omicidio volontario, mentre le quattro figlie di 2, 4, 8 e 12 anni sono state affidate ad una Casa Famiglia. (Veronica Crocitti)

Ultimo aggiornamento ore 18.00