Crocetta: “Messina è come una miniera d’oro coperta di fango ma la tendenza sta cambiando”

"Messina è una città bellissima, laboriosa, che negli ultimi mesi è stata il paradigma della Sicilia, anche lei bellissima ma sull’orlo del dissesto". Sono le prime parole, a palazzo Zanca, del presidente della Regione, Rosario Crocetta, in visita nella nostra città l'ultimo giorno dell'anno. Al tavolo accanto a lui, l'assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti, il messinese Nino Bartolotta.

"Fino a tre mesi fa – spiega Crocetta a proposito della Regione – si parlava solo di crisi e default. Oggi siamo riusciti ad approvare un bilancio sociale e in tre settimane abbiamo sbloccato fondi che erano rimasti congelati per anni".

Il presidente Crocetta spiega poi le vicende che hanno condotto al finanziamento per salvare il Comune di Messina: "Aiutare Messina non è stato semplice, abbiamo dovuto trovare le risorse del 2012, abbiamo cercato nei rivoli del bilancio e siamo riusciti a salvare la città, nonostante l’avversione politica di chi si opponeva ad aiutare una sola città e non le altre. Ma la Regione intende intervenire sulle situazioni di crisi di tutti i Comuni. E l'intervento a Messina non è privo di logica. E' frutto delle garanzie fornite dal commissario Croce, che ha svolto il suo lavoro con serietà ed efficienza. Messina ha un piano di rientro vero e serio, analizzato sia dagli uffici del ministero sia da quelli della regione. Messina è come una miniera d'oro che è stata ricoperta di fango ma la tendenza sta cambiando. I 40 milioni sono nulla rispetto al danno che avrebbe provocato il dissesto. Il danno per la Sicilia poteva ammontare a 400 milioni di euro. Attraverso questo intervento abbiamo fatto un bonus del bilancio, che è stato sanato. Adesso bisognerà privatizzare e vendere. Spero però che le responsabilità vengano accertate. Non si può dissestare una città e non pagare".

Soddisfazione espressa anche dal commissario del Comune, Luigi Croce: "Nel 1999, quand’ero procuratore della repubblica, ebbi modo di dire che Messina era una città scartata, eliminata da tutte le attività e le ripartizioni economiche della Regione. Sono passati 13 anni e devo dare atto al presidente Crocetta di aver sovvertito questa tendenza. Messina dev’essere una città protagonista di questa Regione. Questa città era destinata a fallire ma risorgerà grazie al presidente Crocetta che ci ha teso una mano e ci ha tirato fuori dall'abisso. Abbiamo passato mesi difficili, con proteste, lavoratori senza stipendio e quant'altro, ma abbiamo messo in campo una serie di azioni che ci hanno consentito di intraprendere un percorso di risanamento che prevede il Salva Comuni, la delibera sulle opere connesse al Ponte, un piano per le aziende partecipate. Siamo certi che, con l’aiuto della Regione, Messina potrà rinascere".

E' una lunga ed intensa giornata, quella odierna, a palazzo Zanca. Dopo la conferenza stampa, il presidente Crocetta si è spostato nel Salone delle Bandiere per parlare con tutti i cittadini e i lavoratori che non sono potuti intervenire alla conferenza. All'incontro hanno partecipato anche i deputati regionali Filippo Panarello, Pippo Laccoto, l'assessore Bartolotta, l'ex assessore comunale Angela Bottari e il Movimento "Il megafono" con Rosalinda De Francesco. Una rappresentanza dei lavoratori dei servizi sociali ha consegnato a Crocetta una petizione in cui si chiede che i loro stipendi vengano sempre corrisposti con regolarità, evitando che si ripeta un Natale senza soldi, come quello appena trascorso. Ed il presidente sarà presente anche durante la maratona in Consiglio comunale per l’approvazione del bilancio di previsione 2012, che è stato firmato dal commissario straordinario di Palazzo Zanca, Luigi Croce, sabato mattina.

La manovra del bilancio del Comune di Messina, ammonta complessivamente a € 425 milioni 794 mila 850 euro di entrate ed uscite, e sono state considerate tutte le previsioni di entrata, e tutti i trasferimenti della Regione e inserite le spese per il rimborso dell'indebitamento (oneri di ammortamento, Boc) contratti e fitti passivi , ed inoltre tutti i debiti fuori bilancio riconosciuti dal Consiglio comunale pari a cinque milioni e 988 mila 472 euro e non finanziati nel corso del 2011, oltre all'ammontare delle transazioni dell'esercizio 2012, pari a cinque milioni e 889 mila 799 euro.

Subito dopo l’approvazione da parte del commissario, il documento contabile è stato trasmesso al Collegio dei revisori dei conti, composto da Dario Zaccone, Domenico Maesano e Giancarlo Panzera, che hanno annullato tutti gli impegni e per tutto il week end si sono dedicati all’analisi dei documenti allegati allo schema di bilancio, in una vera e propria corsa contro il tempo. Alle 16 si svolgeranno la commissione consiliare sul bilancio ed il Consiglio comunale, che dovranno dare l'ok definitivo.

Danila La Torre- Marco Ipsale