Badiazza, lavori conclusi. Manca solo l’allaccio Enel per la pubblica illuminazione

Sono state pitturate le ringhiere in ferro poste a protezione del torrente, sistemate le staccionate in legno e le grate dov’erano divelte, rifatto il tappetino di usura, pulito l’alveo del torrente e l’area di cantiere, la strada è pienamente carrabile, in parte asfaltata e in parte in battuto di cemento. I lavori per la riqualificazione ambientale dell’area del torrente Badiazza sono finalmente terminati.

Perché possano dirsi conclusi ufficialmente, in realtà, manca l’allaccio Enel all’impianto di pubblica illuminazione. “In un primo momento avevamo pensato di farlo noi il contratto – spiega il dirigente del Dipartimento Lavori Pubblici, Antonio Amato – ma i tempi erano lunghi e abbiamo deciso che se ne occupasse l’impresa. Quando sarà attivo, subentreremo noi nella fornitura. La richiesta è già partita, dovrebbe essere questione di pochissimo. Appena l’impianto verrà messo in tensione, si potrà fare la verifica, valutare se è pienamente a norma e dichiarare i lavori finiti”.

E’ stato un appalto molto travagliato, i lavori sono rimasti fermi per un paio d’anni e si era arrivati vicini alla rescissione del contratto, evitata in extremis. Si è resa necessaria anche una variante per alcune prescrizioni di sicurezza da parte del Genio Civile, come la sistemazione di alcuni muri e un altro tratto di imbocco a monte, vicino alla millenaria chiesa fortezza. Per potere rientrare nella spesa, si è così deciso di risparmiare sulla pavimentazione dei marciapiedi e sull’asfalto, tanto che alcuni punti sono stati realizzati in battuto di cemento. Il salto di qualità rispetto all’inizio dei lavori, comunque, è evidente e ora è finalmente possibile raggiungere il monumento in piena sicurezza. Tra poco lo sarà anche nelle ore serali e si potrà finalmente tagliare il nastro su un’opera attesa da tempo.

(Marco Ipsale)