Fatture non pagate: decreto ingiuntivo dei Franza contro il Comune. La giunta si oppone

Fatture non pagate che si sono trasformate in crediti, più volte sollecitati e mai corrisposti. La FC. Messina Peloro srl, che aveva in gestione lo Stadio San Filippo ai tempi del Messina in serie A, batte cassa al Comune e lo fa attraverso un decreto ingiuntivo, notificato lo scorso 21 gennaio, con cui chiede l’immediato pagamento di euro 456.482,40. Dopo il ricorso al Tar contro l’ordinanza anti-tir, ancora una volta, quindi, i Franza dichiarano guerra ad Accorinti a suon di carte bollate.

«L’entità del credito vantato dalla società, posto in correlazione con la sua portata documentale e letto nel quadro economico attuale – che è connotato da una delle più gravi crisi economiche di tutti i tempi- denota decorrenza piena di periculum in mora, determinando ogni (anche piccolo) ritardo nel pagamento, gravissimi danni ad una società che non ha molte risorse disponibili , che ha subito pure un fallimento e da esso ne è da poco uscita a seguito di un concordato». E’ quanto si legge testualmente nelle motivazioni che hanno indotto la FC. Messina Peloro srl, rappresentata da Vincenzo Fanza, a chiedere al Tribunale di «ingiungere al Comune di Messina…di pagare immediatamente e senza indugio, in favore della la FC. Messina Peloro srl,…a complesiva somma di euro 456.482,40…».

L’amministrazione comunale incassa il colpo ma non va al tappeto: la giunta Accorinti ritiene, infatti, «necessario ed opportuno» proporre opposizione al decreto ingiuntivo e ha affidato la pratica al legale di fiducia del Comune di Messina, Francesca Versaci, fissando la sua parcella in euro 4.905,00.

Come ricorda in una nota interna il dirigente all’Avvocatura comunale , Calogero Ferlisi, è pendente un altro ricorso per Decreto ingiuntivo proposto dalla F.C. Messina Peloro srl. Anche in questo caso – come scrive testualmente Felisi – «in detto giudizio, il Giudice, in data 14/05/2007 ha sospeso la provvisoria esecuzione e rigettato la richiesta d sequestro conservativo avanzata dalla controparte. Allo stato attuale – conclude Ferlisi – la causa è in decisione sull’eccezione preliminare, da parte del Comune di Messina, di incompetenza del Tribunale adito a favore del Collegio arbitrale».

Insomma, il ricorso al decreto ingiuntivo da parte dei Franza nei confronti il Comune di Messina non è una novità. La crisi c’è per tutti ed i crediti vanno incassati, con le buone con le cattive. Questo, almeno, sembra essere il motto del gruppo imprenditoriale più importante della città. (Danila La Torre)