Attualità

Un francobollo in memoria di Onofrio, il giovane di S. Alessio morto nella strage di Bologna

S. TERESA – Il Palazzo della cultura ospiterà domani (venerdì 4 dicembre alle 10) la cerimonia di presentazione del francobollo che ricorderà Onofrio Zappalà, il 27enne di Sant’Alessio Siculo che perse la vita nella strage di Bologna del 1980. Nella composizione il suo ritratto, affiancato dalla scritta “Contro mafia e terrorismo, nella legalità per il rispetto delle regole”, a destra l’orologio divenuto simbolo della strage e a sinistra il logo dell’associazione nata in sua memoria. L’iniziativa è stata promossa e fortemente voluta dall’associazione “Amici di Onofrio Zappalà”. Si è concretizzata con l’approvazione dal Ministero dello Sviluppo Economico nel 40esimo anniversario della morte di Onofrio. Il bozzetto del francobollo è stato realizzato da Natale Caminiti, vicepresidente dell’associazione, e Isabella Castellana.

Un’iniziativa che ha visto il sodalizio che ricorda ogni anno Onofrio lavorare a stretto contatto con il reparto centrale di Filatelia di Poste Italiane e con il Poligrafico dello Stato per giungere all’emissione del francobollo, che da venerdì sarà in vendita in tutti gli uffici postali d’Italia con i vari prodotti collegati (bollettino, tessera filatelica, folder, busta e cartolina primo giorno).

Alla cerimonia interverranno Danilo Lo Giudice (sindaco di Santa Teresa), Giovanni Foti (sindaco Sant’Alessio), Fabio Piazza (dirigente Poste Italiane Filiale Messina 1), Maria Zappalà (sorella di Onofrio), Antonio Triolo (presidente del Circolo Filatelico Peloritano) e Natale Caminiti; in collegamento esterno Stefano Buffagni (viceministro del Mise), Gherardo Colombo (ex magistrato), Agnese Moro (figlia di Aldo Moro), Armando Spataro (ex procuratore della Repubblica di Torino), Paolo Bolognesi (presidente associazione familiari vittime.

“Un evento che abbiamo cercato e voluto con tutte le nostre forze – spiegano Antonello D’Arrigo e Natale Caminiti, presidente e vicepresidente dell’associazione – dire di essere felici è riduttivo, siamo orgogliosi e motivati per un traguardo che ci rendiamo conto non è assolutamente facile raggiungere ma che ci colloca alla pari con eventi nazionali di particolare rilievo e prestigio”.