la storia

Una notte a Messina, tra i giovani in cerca dello sballo e del veleno bianco

Il veleno dei giovani. Morire a 16 anni, con quel veleno dentro, quello che avrebbe dovuto regalare le ali a quell’anima troppo pesante e logorata dalla noia e dalla curiosita’.

Il veleno bianco

Così, oggi, perdono la vita o entrano in vortici senza uscita milioni di giovani che ogni giorno di più si avvicinano alla droga. Nel migliore dei casi Hashish e marijuana, nel peggiore dei casi cocaina, eroina, crak, oppioidi, meta anfetamine e alcol, avvelenano lentamente ragazzini sballati che cercano nel veleno di queste sostanze qualcosa che li conduca “oltre l’oblio”.

I dati raccontano una realtà sconvolgente, sopratutto al nord Italia nonostante purtroppo ad oggi il veleno bianco abbia raggiunto proporzioni smisurate  anche al Sud e sopratutto in Sicilia e Calabria dove si snoda uno degli scambi e dei traffici più potenti e incontrollati del mondo.

Le notti di Messina e Reggio

Girando per la movida messinese e quella dei vicini calabresi, ci si rende subito conto che il rapporto della droga con i giovani è totalmente cambiato. Ad oggi il ragazzo cerca lo sballo e il divertimento e non importa quale sia la sostanza da usare, mdma, coca, speed ketamina o altro, basta divertirsi… O meglio sballarsi.Vagando nelle notti di Messina e Reggio Calabria assistiamo, mischiandosi alla movida del sabato sera, ad una triste gara a chi assume più alcol.

La gara a chi beve di più

Ai banconi dei lounge bar delle città troviamo in fila branchi di ragazzini 15/25 anni che fanno a gara per pagare ciupiti e cocktail, anche quando già di alcol in circolo sembra essercene abbastanza. Ma la cosa che desta ancora più orrore sono le file inspiegabili che si devono fare per accedere ai servizi igienici che un tempo erano usati per bisogni fisiologici, e oggi, come abbiamo potuto appurare e documentare, sono diventati i luoghi di spaccio e sopratutto di consumo delle sostanze. Non a caso si possono trovare residui di polvere bianca su mensoline e sciacquone, cartine, e cannucce.

Nei bagni ci si droga

Certo, agli occhi di un quarantacinquenne che aspetta mezz’ora per fare i suoi bisogni, i dettagli possano passare inosservati, ma non a noi che stiamo cercando di indagare su una faccenda tanto spinosa quanto pericolosa per la vita dei nostri figli. Subito fuori dal bagno i giovani ritornano all’attacco, dopo aver consumato droga, tanto facilmente come si consuma una caramella, per accaparrarsi l’ennesimo super alcolico che amplifichera’ l’effetto sballo.

Come e dove trovare il veleno

Ma facciamo un passo indietro, o forse 2, 3. Dove si trova lo sballo, la droga, il veleno, la dose, nelle nostre città.? Spesso si può trovare nello stesso locale, per il resto facciamo un giro per capire quanto facile sia e dove riusciamo a procurarci anche noi un po di Sballo…… I quartieri della città sono il posto più semplice per trovare sostanze, anche se oramai, ci racconta M J . Uno dei tanti ragazzini che abbiamo avvicinato, ci dice che l’erba o quant’altro si acquistano tramite messaggi o telefonate allo “spaccino”di fiducia, nelle nuove chat con messaggi che si autodistruggono (telegram, signal……) che fanno da coperchio ad una vecchia pentola piena di schifezze che conducono su una strada troppo pericolosa. Molti spaccini, come li chiamano i giovani, li puoi trovare fuori da scuola, fuori dai locali e molte volte fanno anche parte delle giovani comitive. Ci sono poi purtroppo tanti ragazzini fanno da tramite per guadagnare un po’ di roba personale o 10 euro per acquistarla .

70 euro al grammo

Non è semplice però per noi, che i 17 anni li abbiamo superati già da un po’, avvicinarsi agli baby spacciatori. Si insospettiscono e si dileguano. La droga per quelli della nostra età bisogna procurarla nei quartieri più dimenticati della città. Arriviamo a bordo di un motorino e lì ci basta chiedere per avere un po’ di coca. 70 euro al grammo, 35 per mezzo, ci consegnano la bustina e ci dicono di andare: ”è la migliore per questo costa un po’ di più.”

Tra movida e “bamba”

Dopo essere andati via, ritorniamo nella movida notturna di via Garibaldi, piazza Cairoli e alla galleria Vittorio Emanuele dove sono di casa la maggior parte dei ragazzini di Messina . Ci conoscono e ci avvicinano chiedendo se abbiamo trovato la bamba o l’erba (coca e marijuana). L’erba per molti di loro è come una sigaretta, ci raccontano di fumarla anche a scuola, la coca no, costa tanto, ci dicono, ma il sabato sera si può fare, o quando si partecipa all’ormai di moda abitudine di Stappare di Mezzanotte per i compleanni… “Li si, si può fare ci serve lo sballo……. “.

Continuiamo la nostra passeggiata nella movida Messinese e più volte ci guardiamo intorno per vedere se ci siano polizia o carabinieri, li vediamo passare ogni tanto ma i ragazzini ed i luoghi da controllare sono tanti.

La pasticca fai da te

La situazione degenera dopo le 2 del mattino, quando fermandoci fuori dalle discoteche, vediamo uscire ragazzine su tacchi troppo alti e poco gestibili per chi di alcool ne ha bevuto troppo. Barcollano cercando di sorreggersi a vicenda e dicono di voler andare a mangiare per assorbire i cocktail, sistemarsi prima di tornare a casa.

Adesso la missione che sembrerebbe impossibile è quella di non far capire nulla a mamma e papà (a volte troppo distratti o assonnati per vedere). Qualcuno ci dice di dover addirittura smaltire la pasticca, ci raccontano che per andare a ballare la prendono un po’ tutti. Una volta, ci dicono, le pasticche e i cristalli arrivavano dalla più emancipata Catania mentre oggi i messinesi e i calabresi, fanno da sè.

È triste vedere in una fulI immersion notturna tutto ciò, ci assale una terribile sensazione di impotenza, parliamo con C.T,: è visibilmente sconvolto e vogliamo accompagnarlo a casa, non si regge in piedi e l’euforia sta svanendo.

L’età dei consumatori si abbassa

Questa è purtroppo la triste realtà di questo infinito sabato sera a Messina, tra i piccoli, i giovanissimi della città. I dati raccolti si assommano tristemente a quelli che ci arrivano dai TG nazionali. Ci raccontano di una spaventosa evoluzione delle droghe e di quanto l’età dei giovanissimi consumatori si sia abbassata:1 3, 14 anni. Troppi i” Bambini ” che si avvicinano alla cocaina, come un gioco, un comportamento liberatorio che vede vite spezzarsi sotto gli occhi di adulti troppo impegnati e distratti. Sono,infatti, sempre di più i giovani a fare uso di droghe.

L’appello

I dati arrivano da San Patrignano, la comunità di recupero più grande in Europa dove si sta pensando di raddoppiare il numero di centri per i minori per le troppe richieste. E’ un dato allarmante, sottolinea Antonio Boschini responsabile terapeutico di San Patrignano, l’uso,già ai 14 anni, di droghe pesanti che hanno tragicamente sostituito lo spinello.

AL’appello ai genitori in primis, non si è mai troppo attenti nell ‘osservare i propri figli, seguirli e accompagnarli in tutti i percorsi della vita. Alla scuola , dove i ragazzi passano gran parte del tempo.Non abbassiamo la guardia perche’ il male sta’ dietro la porta. Un appello speciale, va a tutti i ragazzi, i giovani, gli adolescenti.Amate voi stessi, amate la vita, “riempitevi” di sport, gioco, gioia e non distruggete la vostra vita mandando giu’ troppo alcool, una pasticca o della polvere bianca che soffochera’per sempre quella naturale voglia di vivere che ogni giovane ha dentro se.

CHIARA CENINI.