Riapertura ufficio del Giudice di pace, riunione con sindaci e presidenti dei Consigli per reperire i fondi

L’ultima speranza di riportare nel comprensorio jonico l’ufficio del Giudice di pace passa da una iniziativa dell’Unione dei Comuni delle VallI joniche, che abbraccia dodici paesi dell’hinterland tra Roccalumera e S. Alessio. Bisogna trovare le risorse: il ministero della Giustizia garantirà solo i giudici e le sentenze. L’Unione dovrà pagare le altre spese, comprese quelle per il personale di supporto. Gli Enti avranno tempo fino al 30 luglio per chiedere il mantenimento delle strutture soppresse in virtù del riordino predisposto nel 2013 dal ministero della Giustizia.

La sede è stata individuata ad Alì Terme (paese che non fa parte dell’Unione delle Valli Joniche), ed è quella che già ospitava il Giudice di pace, sulla Statale 114. E’ di proprietà del ministero, pertanto non ci saranno spese di locazione. Il presidente dell’ente sovra comunale, Mimmo Prestipino, ha predisposto una riunione operativa con tutti gli amministratori dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei peloritani e i presidenti dei Consigli, per concretizzare l’iter.

L’incontro si terrà il 27 o 28 maggio al massimo, nel pomeriggio, a Furci Siculo, nei locali del ristrutturato Centro diurno. “Abbiamo lavorato alacremente – spiega il presidente Prestipino – con tutti le amministrazioni, da Scaletta a S. Alessio, andando al di là dei confini della stessa Unione. Adesso bisogna raccogliere i frutti e vedere la disponibilità di ognuno. Bisogna capire, insomma, qual è l’impegno economico per riportare nel territorio una istituzione di fondamentale importanza”.

Carmelo Caspanello