Ancora polemiche tra Udc e Arcigay, renziani e civatiani raccolgono firme pro registro

Registro delle Unioni Civili, la storia infinita. Almeno per quanto riguarda le polemiche che stanno accompagnando la proposta in vista della discussione in Consiglio Comunale. Dopo la conferenza stampa dell’UDC di Sabato mattina, alla quale ha preso parte Gianpiero D’Alia in persona, in cui il gruppo consiliare ha accusato la Giunta Accorinti di voler strumentalizzare la tematica dei diritti civili per accontentare solo una piccola frangia della popolazione e in cui sono stati posti come prioritari i diritti delle famiglie, dagli esponenti del partito di centro, è seguita la replica del circolo Arcigay che ha dichiarato: “D’Alia dice no alle Unioni Civili solo per ripicca contro l’amministrazione ed Accorinti”. Ricordando, inoltre, come sempre l’UDC abbia votato a favore del registro in grandi città come Palermo e Catania. Al botta e risposta istituzionale, ne segue, però, uno dai toni molto più personali, tra il presidente della IX commissione e consigliere in quota UDC, Maria Perrone, e il presidente Arcigay, Rosario Duca. Ad alzare i toni dello scontro inizia la Perrone, tornando su un battibecco avvenuto, evidentemente, al termine della conferenza stampa.

Maria Perrone, con una nota, respinge le accuse di omofobia e razzismo che le sarebbero state mosse da Rosario Duca: “Sono stata io – afferma la Perrone, – nel 2010, quando rivestivo la carica di assessore provinciale alle Pari opportunità, a creare l’Osservatorio Anti Discriminazioni, proprio su proposta dell’Arcigay. Quello costituito a Messina è stato il primo in Sicilia e alla firma del protocollo d’intesa partecipò l’allora presidente regionale dell’Arcigay, Paolo Patanè, divenuto poi presidente nazionale. Non capisco, pertanto, le ragioni di un simile attacco. Io sono la stessa persona con la quale nel 2010 l’Arcigay si complimentò”.La Perrone torna, inoltre, a commentare il parere negativo espresso dalla IX commissione alla delibera sulle unioni civili: “La proposta di delibera presenta delle anomalie. L’assenza del sindaco ha impedito l’approfondimento in commissione ma noi dell’Udc le faremo rilevare al momento dell’esame da parte del Consiglio comunale”. Infine, Maria Perrone conclude laconicamente: “Riteniamo il registro un atto inutile, poiché non ha nessun attinenza con la normativa nazionale”.

Alquanto stupiti i toni della risposta di Rosario Duca: “Trovo triste dover rispondere alla mia amica Mariella Perrone. Vorrei ricordarle, che il vanto al suo operato lo scrivente lo ha fatto anche in conferenza stampa sabato scorso, proprio sul lavoro che lei ha fatto quale assessore Provinciale della Giunta Ricevuto in merito all’osservatorio. Apprezzamento che ribadisco anche ora e che merita da parte della stessa un’analisi attenta che da persona estremamente intelligente saprà certamente effettuare. Ad onor del vero è giusto dire che quella proposta fu portata avanti dalla Perrone e dal Consigliere Provinciale nonché segretario provinciale del PD Pippo Rao, insieme hanno cooperato alla riuscita dell’Osservatorio, merito che nessuno gli toglie anche oggi. Inoltre invito Mariella, a decidersi su di chi è la colpa per quanto successo nella commissione da lei presieduta, poiché non si può dire un giorno che è colpa del Sindaco ed agli organi di stampa e in conferenza stampa premurarsi a dire il contrario il giorno dopo. Prenda una decisione:se colpe vuole dare, le dia, ma che si decida. In merito alla sua posizione non entro. Per quanto riguarda l’omofobia ed il razzismo non si attua solo col pestaggio ma anche col negare diritti”.

In Aula, la delibera sull’istituzione del registro delle Unioni Civili potrebbe essere discussa nel corso del Consiglio Comunale di oggi. Interviene nel dibattito, a favore del registro, il segretario della CGIL di Messina, Lillo Oceano. “Si tratta di una misura che riconosce i diritti di molte persone senza – peraltro – ridurre la libertà né le opportunità di alcuno – spiega Oceano- Riconoscere fondamentali diritti di chi condivide percorsi di vita è norma di civiltà e di progresso. Individuare come meritevoli di tutela alcuni diritti delle coppie conviventi – sia omossessuali che eterosessuali – come ad esempio assistere il proprio partner in ospedale, subentrare nei contratti di locazione, regolare i rapporti patrimoniali soprattutto in relazione all’abitazione in cui si convive, accedere ai servizi sociali, non toglie alcun diritto alle coppie sposate. Oggi le dinamiche sociali sono molto mutate, riconoscere e tutelare alcune situazioni è la condizione necessaria per la crescita sociale e civile di una comunità, per il progresso e l’estensione dei diritti e delle libertà, per realizzare condizioni più avanzate di uguaglianza formale e sostanziale delle persone”. Si schierano nuovamente a sostegno del Registro delle Unioni Civili la coordinatrice provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, Daria Lucchesi e Maria Pia Accordino (responsabile per i Diritti civili): “Sosteniamo la battaglia dell’Arcigay e di tutte le forze politiche favorevoli al Registro e chiediamo con forza l’approvazione del regolamento da parte del Consiglio comunale. Come è stato più volte sottolineato, si tratta di una scelta di cittadinanza attiva, di inclusione e di diritti per tutti”.

Prende posizione, con le parole e con i fatti, anche una parte del Partito Democratico. Questa mattina, infatti, è prevista una raccolta firme a sostegno del registro – affiancata da un banchetto informativo a Piazza Cairoli, e in seguito a Palzzo Zanca – promossa dal "Comitato Messina per Renzi", l'Area Civati, l'Associazione "Big Bang!", la Federazione dei Giovani Democratici e l'Associazione Giovanile "FutureDem". Tutte queste “anime” del PD, sostengono la proposta che verrà discussa al Consiglio Comunale – in cui il gruppo consiliare del PD è rappresentato principalmente da esponenti della vecchia area che faceva capo a Genovese. Anche a livello nazionale, il partito vuole presentare una proposta di legge molto articolata che dovrebbe essere approvata entro il prossimo settembre, riconoscendo pienamente i diritti civili delle unioni di fatto. Sul fronte cittadino, già i renziani “storici” come il presidente del IV quartiere Francesco Palano Quero e Alessandro Russo, si sono più volte espressi a favore del riconoscimento delle Unioni Civili. “Mentre in tutta la Sicilia – spiegano i membri del partito democratico promotori dell’iniziativa. provvedimenti di regolarizzazione delle unioni di fatto sono stati approvati in diversi comuni, senza distinzioni di colori politici, a Messina ancora non è presente un provvedimento di civiltà. Il Registro delle Unioni Civili è un fatto di civiltà, che riconosce diritti di cittadinanza finora negati a cittadini considerati "di serie B". I diritti civili non conoscono barriere di preferenze sessuali o di credo religioso. Vogliamo che anche Messina conquisti questo importante traguardo”.

Eleonora Corace