L’indifferenza del governo centrale verso le tragedie che interessano il territorio messinese sembra essere diventata una costante. L’esclusione dei territori colpiti dall’alluvione dello scorso 22 novembre dal decreto “Mille proroghe” è l’ultimo smacco, in ordine di tempo, da parte di una politica distante dal territorio. Di fronte a questo imbarazzante distacco, i cittadini hanno però deciso di mobilitarsi per dare una risposta. Si sono riuniti in un Comitato “Coordinamento 22.11.11”, che mira a rappresentare tutti i centri alluvionati, di cui fanno parte oltre 30 sigle tra enti, associazioni e comitati. Insieme si preparano alla mobilitazione: quella fissata per il 22 gennaio, a due mesi esatti di distanza dall’alluvione che ha ucciso il piccolo Luca, Luigi e Giuseppe. La protesta, che verrà preceduta da una serie di incontri, chiede risposte “ad uno stato che non riconosce i diritti. Vogliamo lo stato di calamità. Vogliamo gli sgravi fiscali. Vogliamo lo stesso trattamento ricevuto dai fratelli genovesi, toscani e calabresi”. (EDP)