L’ufficio elettorale dell’Ateneo cambia sede “improvvisamente” per volontà di Cardile e gli studenti gli preparano una «goliardata»

C’è voglia di ridere e scherzare all’Università di Messina.Un clima gioviale ed allegro al quale non si sottrae nemmeno il solitamente serioso direttore amministrativo Pino Cardile. Protagonista di una simpatica «goliardata», organizzata da una delegazione dell’Associazione Universitaria “Atreju – La Compagnia degli Studenti”, che ieri mattina ha consegnato a Cardile un “tapiro d’oro”, con tanto di motivazione.

«L’iniziativa goliardica – spiegano in un comunicato gli studenti – è collegata al fatto che nell’ambito del trasferimento di molti uffici nella nuova struttura di Palazzo Mariani (ex Palazzo delle Poste) il Direttore Amministrativo, con una tempestività degna di un tapiro, ha disposto lo spostamento dell’ufficio elettorale in data 25 gennaio, ovvero 7 giorni lavorativi prima del termine ultimo (previsto per il 4 febbraio alle ore 12) per la consegna delle liste elettorali per le prossime elezioni studentesche», che si terranno il prossimo 1, e 3 Marzo.

Sul tapiro consegnato a Cardile, che lo ha accettato senza batter ciglio, vi è incisa la seguente frase:«Al Direttore Amministrativo Avv. Cardile, per la tempestività dell’azione amministrativa. Con la Goliardia di sempre… gli studenti di Atreju»

L’improvviso trasferimento dell’ufficio elettorale – scrivono ancora gli studenti- «sta ovviamente determinando molta confusione fra le associazioni studentesche che, ovviamente, qualche giorno prima della consegna delle liste elettorali hanno necessità di interagire con l’ufficio preposto, appunto, alle procedure elettorali. La scelta – concludono- è ancora più paradossale se si pensa che l’ufficio elettorale, per ovvi motivi, non è quotidianamente oggetto di rapporto con il pubblico, per cui senz’altro vi sarebbero stati periodi migliori per disporre lo spostamento dell’ufficio».

Insomma, il problema posto dagli universitari dell’associazione Atreju è concreto, ma loro hanno comunque preferito metterla sul ridere e sdrammatizzare.