Università. Da Scienze Politiche riparte la lotta studentesca contro la Riforma Gelmini, in vista della Giornata internazionale degli studenti

La Riforma Gelmini, seppur ‘bloccata’ in Parlamento, ed i tagli ai finanziamenti alle Università continuano a tenere banco in tutta la penisola ed anche a Messina.

Ieri mattina, nell’aula Tomeo della Facoltà di Scienze Politiche di Messina si è tenuta un’ Assemblea studentesca in vista della Giornata mondiale sul diritto alla studio, che ricorrerà il prossimo 17 novembre.

Ad organizzarla i rappresentanti dell’UDU Messina (Unione degli Universitari) e di -Unime in Protesta-, convinti che « solo attraverso un sereno confronto tra le problematiche di ciascuna delle diverse componenti del mondo universitario e alla loro collaborazione, si possa sperimentare un percorso di costruzione di un’altra Riforma delle dell’università più democratica, giusta e rispettosa dei diritti degli studenti e dei lavoratori. Perché studiare sia un diritto e non un privilegio».

Nel corso dell’incontro, fanno sapere gli organizzatori, è emerso «un profondo sentimento di paura e rabbia nei confronti dell’idea di riforma del sistema universitario e del sistema della formazione (ma più ingenerale del sistema socio-economico) messo in campo con l’ultima riforma proposta dal

ministro Gelmini e con tutta una serie di appropriazioni indebite dei beni comuni già in atto da decenni».

Gli studenti hanno deciso che la mobilitazione andrà avanti ad oltranza e che il 17 novembre , proprio in occasione della Giornata internazionale degli studenti, sarà rimessa in moto «quell’Onda che due anni fa aveva posto le basi per un ritorno al protagonismo giovanile, universitario e per la rivalsa dei saperi liberi e pubblici nei confronti del mercato».

Gli studenti messinesi, almeno quelli presenti all’Assemblea di ieri, non solo solidarizzano con i ricercatori ma li ringraziano perché, dicono, «sono stati loro con una forte presa di posizione e le proteste dei mesi scorsi a riaccendere la speranza rispetto alla comprensione sensibile di quello che sta accadendo oggi in Italia».

Intanto, durante il confronto di ieri sui problemi che attanagliano le Università italiane, è stato stilato anche un programma per il prossimo 17 novembre, appuntamento mondiale sul diritto allo studio che « quest’anno vuole assumere a Messina un significato complessivo di lotta alla precarizzazione della vita, e delle sue molteplici forme, contro la privatizzazione dei beni pubblici, tra cui l’istruzione».

Gli studenti daranno vita ad un corteo per le vie della città , ad un sit-in e a gruppi di discussione. Affichà la manifestazione messinese abbia successo invitano la popolazione studentesca e non solo a partecipare numerosa.