“Allevamento” abusivo nei pressi del torrente di S.Margherita. La denuncia di Striscia la Notizia

Immagini vergognose per la città di Messina quelle andate in onda ieri sera a “Striscia la Notizia”. Poco edificanti per il comune senso civico, ancor più difficili da digerire per gli amanti degli animali. L’inviato Edoardo Stoppa, il difensore degli amici a quattro zampe, non nuovo nella città dello Stretto (vedi caso ex-Macello via Don Blasco), ha infatti portato alla luce l’avvilente condizione in cui erano costretti a vivere diversi tipi di animali, in una sorta di simil-allevamento creato sotto uno dei ponti dell’autostrada che attraversano il villaggio di Santa Margherita. Mucche, pecore, cani, conigli, vivevano rinchiusi in mezzo al fango e alla melma, legati con catene alle zampe, impossibilitati a qualsiasi movimento. Una situazione di cui l’inviato ha cercato di chiedere spiegazioni al proprietario dei recinti, che per tutta risposta però, con atteggiamento in stile far-west, dopo aver ricoperto di insulti Stoppa ha ben pensato di imbracciare un fucile per mettere in fuga gli “ospiti”. Che, inevitabilmente, compresa la pericolosità della situazione, non ha avuto altre alternative se non quella di salire di corsa in auto e prendere il largo.

Un servizio che ci ha fatto immediatamente tornare in mente quanto letto qualche giorno fa tra le recenti ordinanze sindacali pubblicate sull’albo pretorio di palazzo Zanca: il sindaco, infatti, e il dirigente Schiera (dipartimento salute e pubblica incolumità) ha infatti ordinato lo sgombero immediato, sempre in zona sud, ma in località Pistunina, contrada Merulla, di un’area di proprietà dell’ “Ente Patrimoniale Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi giorni”, dove un uomo teneva 2 cani, un meticcio incrociato pitbull e un meticcio di media taglia, 8 conigli, 2 oche, 2 coturnici, 2 galline nane, 2 tacchini, 40 galline, 4 galli, 2 oche, 1 faraona. Il primo cittadino ha disposto la messa in sicurezza dei luoghi dal punto di vista igienico sanitario e le opere di bonifica necessarie alla mitigazione dal rischio incendi. Due situazione di degrado e vergogna a pochi chilometri di distanza, ugualmente imbarazzanti e di fronte alle quali poche parole e tanto sdegno.(E.DEP.)