Il fenomeno dell’Upwelling rende lo Stretto di Messina un posto unico al mondo

Oltre alle bellezze paesaggistiche e naturalistiche, davvero uniche, lo Stretto di Messina è conosciuto in tutto il mondo per essere sede di particolari, quanto complessi, fenomeni idrodinamici, davvero molto singolari. Uno di questi è rappresentato proprio dal cosiddetto fenomeno dell’Upwelling. Il fenomeno dell’Upwelling, all’interno dello Stretto di Messina, si attiva ogni qual volta che le fredde e dense acque del mar Ionio risalgono il bacino fra Reggio e Messina, tramite l’ingresso della forte corrente “Montante” (flusso da sud verso nord). L’ingresso della corrente “Montante”, lungo lo Stretto, avviene nella fase d’inversione delle maree fra Ionio e Tirreno. Più precisamente quando il tratto di mare antistante Capo Taormina entra in alta marea, mentre contemporaneamente dall’altra parte dello Stretto, fra Scilla e Capo Peloro, si attiva la bassa mare. Questa enorme differenza di maree, fra Ionio e Tirreno, viene prontamente colmata con l’innesco di un impetuoso flusso d’acqua che risale lo Stretto di Messina, da sud a nord, fino al punto di Capo Peloro- Cannitello. Queste intense correnti sottomarine, provenienti dallo Ionio, durante la risalita dello Stretto, tendono ad urtare su fondali sempre meno profondi, risalendo la famosa “valle di Messina” presente nelle profondità dello Stretto (una vera e propria valle sottomarina molto profonda prodotta dall’intensa attività sismica dell’area). Le correnti, dopo l’urto con i fondali, assumono uno spiccato andamento ascendente (flusso d’acqua dal basso verso l’alto), portando in superficie acque profonde, e per questo molto fredde. A causa dell’Upwelling le acque ioniche presenti nello Stretto risultano sensibilmente più fredde di quelle riscontrabili alla medesima quota in altri siti del bacino ionico. Ciò spiega perchè spesso le acque dello Stretto di Messina risultano molto più fredde di quelle dei bacini circostanti. Questi moti ascensionali delle acque, inoltre, riescono a spingere in superficie anche varie specie di fauna e flora abissale. Difatti, l’Upwelling è responsabile anche del fenomeno dello “spiaggiamento”, che consiste nell’accumulo, lungo il litorale che da Ganzirri a Capo Peloro, di carcasse di piccolo pesci abissali, che solitamente si possono osservare solo a grandissime profondità (2500-3000 metri). Tale fenomeno è particolarmente frequente nel periodo invernale, quando il moto ondoso diviene più marcato a seguito del persistere dei flussi sciroccali, che agitano il bacino dello Stretto.

(Daniele Ingemi)