M5S primo partito, bene Forza Italia, resa dei conti nel centro-sinistra

In Sicilia il partito vincente è quello degli astensionisti. I dati infatti confermano la tendenza del 2012 con percentuali superiori al 50% di non votanti.

Messina capoluogo va in controtendenza ed alle 22 ha votato il 51,13% degli aventi diritto (pari a 100.276 elettori), un leggerissimo calo rispetto al 2012 (51,78%).

Ma per il resto le percentuali sono state al di sotto del 47%.

I siciliani quindi disertano le urne. Chi è andato invece ha bocciato sonoramente il Pd ed il governo Crocetta, virando nettamente a destra e verso il M5S.

Mentre a destra Miccichè grida al miracolo e il M5S incassa una vittoria doppiando tutti i partiti, nel centro sinistra è già resa dei conti. Anche se al momento ci sono solo gli exit poll e non i dati reali è già evidente che Micari è distante rispetto al voto delle liste (segnale di un alto voto disgiunto) ed arriva terzo con una percentuale bassa, mentre Fava registra comunque un buon risultato.

La sinistra divisa e l’eredità Crocetta pesano. Tra le prime reazioni c’è quella del sindaco di Palermo Orlando che ha lanciato la candidatura di Micari: “Se i dati dello spoglio daranno lo stesso risultato degli exit pool, sarà la conferma di quanto ho sostenuto in questi mesi: la divisione del centrosinistra non solo è perdente in termini elettorali, ma diventa uno degli elementi che contribuisce alla disaffezione degli elettori verso la politica e verso l'espressione del voto. Ciò indipendentemente da chi siano i candidati."

R.Br