Processo Raffineria, Calderone scrive al Governo: “Regione sia parte civile”

La vicenda legata alla tematica dell'inquinamento ambientale della Valle del Mela ritorna a Palermo. "In data odierna ho inviato una missiva indirizzata al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, agli Assessori Toto Cordaro e Alberto Pierobon, e al Sindaco della città metropolitana di Messina, on. Cateno de Luca, per formalizzare un'esplicita richiesta: valutare se costituire la Regione come parte civile nei procedimenti penali a carico dei vertici – pro tempore – della Raffineria di Milazzo – dichiara il deputato regionale di Forza Italia Tommaso Calderone – A ottobre è fissata l'udienza preliminare e i reati contestati sono tanto gravi quanto dannosi per la salute e l'ambiente".
In passato, la procura di Barcellona Pozzo di Gotto aveva chiesto l'archiviazione del procedimento contro 3 ex direttori della Raffineria di Milazzo ma le 27 persone offese citate nel provvedimento si sono opposte e il gip del Tribunale, respingendo la richiesta dei pm, ha ordinato agli stessi di formulare l'imputazione coatta. Sotto accusa Marco Antonino Setti, Gaetano De Santis e Pietro Maugeri per gettito di cose pericolose e disastro colposo, fatti imputati fino al 2014.
"L'invito a costituirsi parte civile – continua Tommaso Calderone – è esteso anche a tutti i Sindaci delle zone limitrofe perchè, il diritto alla salute della nostra gente, ha la priorità su tutto".
Abbiamo il diritto di sapere come stanno le cose, specie sulla possibile incidenza delle emissioni prodotte dalla Raffineria e l’aumento di gravi malattie fra i residenti della città. Per tale motivo – conclude il Parlamentare – confido nella Magistratura affinché faccia il suo dovere, così come la Politica dovrà fare altrettanto. Di certo, da parte mia prometto massima allerta nella duplice veste di deputato e avvocato penalista".