InterculturalFest, quando l’integrazione passa dalla cucina

“La presenza e di tanti partecipanti alla manifestazione è il migliore veicolo per rimuovere le differenze e le diffidenze nei confronti della diverse nazionalità presenti nel nostro territorio, che ormai costituiscono una realtà con la quale le nostre comunità dovranno confrontarsi. Da sempre la Sicilia è stata crogiuolo di popoli e culture diverse che, dal punto di vista culturale, la rendono una realtà unica al mondo”. Con queste parole il sindaco di Furnari, Mario Foti, ha espresso la sua soddisfazione per il successo della Festa dell’integrazione delle varie culture, organizzata nell’ambito della 3° edizione dell’”InterculturalFest“, manifestazione dell’Anolf Messina, che coinvolge l’intera provincia. Le serate sono state organizzate in collaborazione con il Comune di Furnari e il supporto della sede locale della Cisl e dell’associazione di volontariato ASVO.

Nello stupendo lungomare Salvatore Quasimodo, con vista sul santuario del Tindari e sulle isole dolci del Dio – le Eolie del poeta-, una folla numerosa e variegata ha potuto gustare i tipici piatti delle tradizioni gastronomiche di Romania, Marocco, Sri Lanka, Tunisia, Cina, Perù, Filippine, Bielorussia e Ucraina. Presenti anche alcune delegazioni in abiti tradizionali. Tra gli stand, immancabile la cucina siciliana, accompagnata dal vino locale.

Soddisfazione anche da parte dell’Anolf Messina, che ha curato l’organizzazione delle serate, grazie al lavoro di tutto il suo staff internazionale e di numerosi volontari. Il presidente dell’Anolf, Carlo Mastroeni, ha dichiarato di essere pronto a ripetere l’esperienza e a renderla un appuntamento fisso, visto il successo e la disponibilità sia da parte dell’amministrazione comunale sia dalla cittadinanza di Furnari e dai centri vicini, capaci di una splendida – e civile – accoglienza.

Giovanni Passalacqua