Udc: due palazzi, due misure…. D’Alia ride, Buzzanca guida la fronda degli ex An

Se l’ampliamento della giunta a 15 assessori, voluto dal presidente Nanni Ricevuto, fosse un gioco a premi e non un atto politico vero e tutto messinese, un partito sbaraglierebbe la concorrenza: l’Udc, soprattutto sponda D’Alia. Il gruppo che fa capo al presidente dei senatori del partito di Casini sembra essere infatti l’unico vincitore di questa folle corsa alla conquista di poltrone. Lo è in termini numerici, ben due gli assessori piazzati alla provincia, Bruno Cilento e Pippo Crisafulli, anche se uno di fatto prende il posto di Mario D’Agostino, che tenterà di pigliarsi un seggio alla Regione; ma lo è soprattutto in termini di coesione, poiché sono stati spenti sul nascere piccoli focolai interni che rischiavano di divampare in incendi di grosse proporzioni, proprio mentre negli altri partiti la casa brucia, vedi soprattutto nel Pdl, dove è in corso la fronda degli ex An, guidata dal sindaco Giuseppe Buzzanca .

In un colpo solo, D’Alia ha reso felice Cilento, Crisafulli, D’Agostino -che sarà sponsorizzato anche per la poltrona di sindaco di Taormina – e Santino Gulletta, primo dei non eletti al Consiglio comunale, da tempo smanioso di sedere tra i banchi dell’aula consiliare di palazzo Zanca. Il senatore e i suoi seguaci, dunque, fanno bingo e potranno continuare ad adottare, indisturbati, due pesi e due misure a seconda del palazzo in cui siedono , pretendendo e prendendo poltrone alla Provincia e rivendicando la propria autonomia rispetto a certe logiche di potere al Comune, dove l’Udc recita la parte dell’alleato sì ma senza macchia e restìo ad ogni tipo compromesso.

All’idillio politico ritrovato con Ricevuto in quel di Palazzo dei Leoni, consacrato dai nuovi innesti in giunta, fa infatti da contraltare la rottura non formale ma sostanziale col sindaco Giuseppe Buzzanca in quel di Palazzo Zanca, dove i consiglieri dell’Udc vicini al senatore, in questi anni di amministrazione, hanno spesso tracciato un percorso politico alternativo se non addirittura contrapposto a quello del Pdl , diventando in più di un’occasione la vera opposizione a Buzzanca. Non meno complicato il rapporto tra il sindaco e gli assessori centristi di area D’Alia, che manifestano il loro dissenso con la linea politica del primo cittadino partecipando poco alle sedute di giunta (argomento che approfondiremo a parte) ma non rinunciano alla poltrona, che garantisce potere e un’indennità mensile (questo però vale per tutti gli assessori e non solo per quelli dell’Udc).

Se c’era uno sgarbo che Ricevuto non doveva proprio fare a Buzzanca era quello di aprire le porte della giunta provinciale agli uomini di D’Alia. Ma il dado è tratto e la guerra all’interno del Pdl è già iniziata, con gli ex An che faranno di tutto per mettere in difficoltà il presidente della Provincia e già si sono registrate le prime avvisaglie. Valorose battaglie politiche si profilano all’orizzonte, con un nobile obiettivo finale: la conquista delle poltrone, con tanto di etichetta dei partiti da metterci sopra. Il tutto mentre i messinesi, quelli che vivono fuori da palazzi, arrancano per arrivare a fine mese e aspettano risposte dai politici, evidentemente impegnati in questioni più "importanti". (Danila La Torre)