Torna l’albo dei tiratori, chi fa domanda dovrà aderire al protocollo di legalità

Il conto alla rovescia praticamente può iniziare. Tra un mese esatto la città si riunirà al grido di “viva Maria” per l’attesa processione della Vara, quest’anno come tutti sanno la macchina organizzativa è partita in ritardo e con pochi soldi in cassa, ma l’amministrazione Accorinti dal primo giorno non ha avuto dubbi: la Vara si farà. Ecco dunque che mentre l’assessore alla Cultura Sergio Todesco sta ancora lavorando per mettere a punto gli ultimi dettagli prima di ufficializzare e presentare i due nuovi comitati, uno tecnico-scientifico e uno organizzativo, Palazzo Zanca rispolvera e fa sua una delle ultime “regole” fissate durante gli anni di Buzzanca riguardo all’organizzazione della Vara.

Anche quest’anno ci sarà, infatti, l’albo dei tiratori e chi vorrà tirare le corde o contribuire a muovere la machina votiva dovrà iscriversi all’albo. Anche i requisiti sono quelli delle passate edizioni. Tutti i cittadini di età compresa tra i 18 e i 65 anni potranno presentare la domanda entro le ore 12 del 5 agosto. I modelli sono disponibili all'Ufficio Relazioni con il Pubblico, al piano terra di palazzo Zanca, da lunedì a venerdì, dalle ore 9 alle 13, e scaricabili dal sito internet www.comune.messina.it. o all'indirizzo http://www.cittadimessina.it/tiratorivara.pdf.

Una novità la si trova andando a leggere il modello della domanda. Perché anche in questo caso l’amministrazione non ha dimenticato la nuova identità che dovrà avere l’edizione 2013 della processione che attraverserà la città sotto la bandiera della legalità. Chi chiede di essere iscritto all’Albo dovrà dichiarare di essere consapevole che la festa dell’Assunta si svolge e deve svolgersi sotto l’egida esclusiva della legalità e del rispetto della persona, di impegnarsi, in ordine al ruolo conferito, ad avversare qualunque atteggiamento o azioni contrari a tali principi che dovessero registrarsi prima, durante o dopo lo svolgimento della festa, di sollevare l’Amministrazione da qualsiasi responsabilità derivante dalla partecipazione e dall’attività che si impegna a svolgere durante la manifestazione della Vara.

Dunque regole chiare e una fetta di quel protocollo di legalità di cui il sindaco aveva discusso insieme al Prefetto Trotta. L’albo dei tiratori fu istituito due anni fa, dopo l’incidente tra le corde in cui rimase ferito un fotografo. L’obiettivo era quello di riportare ordine e sicurezza attraverso regole precise, come fissare un limite massimo e minimo d’età e stabilire un numero preciso di quanti fossero veramente necessari a tirare la machina. Ma soprattutto già in quell’occasione si colse la voglia di dare una connotazione istituzionale e “pulita” alla processione. Le parole di allora del Questore Carmelo Gugliotta potrebbero essere assolutamente calzanti anche oggi. Gugliotta commentava la decisione di istituire l’albo così: “Noi non vogliamo impedire a chi, per voto o per altre sue intime ragioni, vuol trainare la Vara, di farlo. Quello che deve essere chiaro a tutti è che le forze dell'ordine saranno presenti lungo il percorso e che non consentiremo a nessuno di mettere il cappello sulla festa che è di tutti». Due anni dopo questo spirito è ancora più forte in città.

(Francesca Stornante)