Avviata la raccolta fondi, la Compagnia della Stella ci sarà gratuitamente, i Canterini rispondono

I primi a rispondere all’appello erano stati i farmacisti messinesi che hanno avviato una raccolta fondi. Lo spirito di collaborazione chiesto dall’amministrazione Accorinti inizia a dare i suoi frutti e se da un lato le polemiche fanno fatica a placarsi c’è anche chi fa un passo avanti e dice sì ad una Vara che quest’anno ha bisogno di ridurre i costi. L’associazione di rievocazione storica “Compagnia d’Armi Rinascimentale della Stella”, vista la situazione economica del Comune e della Città di Messina, ha deciso di partecipare a titolo gratuito alla processione della Vara Da qualche anno la processione della Vara, oltre che dal Gonfalone Municipale e dalle sei Circoscrizioni, è aperta dai tamburi e da una formazione d’onore, in costume cinquecentesco, della Compagnia della Stella, nel quadro di un recupero filologico della memoria storica della processione della Vara, che affonda le proprie origini nel XVI secolo, attuato negli ultimi anni da Amministrazione Comunale e Comitato Vara. I circa quaranta ragazzi che a proprie spese hanno creato un gruppo storico che sta suscitando ampi consensi a livello regionale e nazionale e che partecipa ogni anno anche alla rievocazione del Don Giovanni d’Austria, sarà insieme alla Vara senza chiedere in cambio un centesimo. Immediato l’apprezzamento mostrato dall’assessore alla cultura Sergio Todesco.

Intanto l’amministrazione continua a muoversi sulla strada intrapresa in questi giorni. “Facciamo la Vara dal basso” non è più solo uno slogan ma un’iniziativa che il Comune ha lanciato a tutti gli effetti. In ballo c’è anche la sfilata dei Giganti, Mata e Grifone e dunque, per riuscire a mantenere intatta la tradizione, promuove una libera raccolta alla quale tutti potranno aderire attraverso donazioni. Le somme potranno essere versate in un fondo appositamente costituito attraverso un conto corrente intestato al Comune di Messina, codice IBAN: IT89N0200816511000300034781, specificando la causale del versamento “Contributo Vara”.

L'assessore alla cultura e alle identità, Sergio Todesco, ha precisato che “ nessuno sarà autorizzato, a nessun titolo, a raccogliere denaro per conto dell'Amministrazione comunale, l'unica raccolta di fondi destinata a sostenere le spese per la realizzazione della Festa è quella che si avvierà con la campagna Facciamo la Vara dal basso”. I fondi, eventualmente non utilizzati, saranno impiegati nelle operazioni di restauro e di consolidamento per restituire l'originaria integrità formale alle tre machine,Vara e Giganti, che saranno effettuati dopo l'evento, in quanto non realizzabili in questo momento. Tutte la spese saranno poi rendicontate attraverso apposito bilancio consuntivo, che è possibile consultare sul sito istituzionale del Comune.

E come detto costantemente in questi giorni, la bandiera della Vara 2013 sarà la legalità. Il sindaco Accorinti e l'assessore Todesco hanno incontrato nei giorni scorsi il Comitato AddioPizzo per concordare la predisposizione di atti formali per caratterizzare l'evento sui principi di educazione alla cultura e alla legalità, considerando la valenza fortemente simbolica ed educativa della Vara per la comunità Messinese, che, ispirata ai valori evangelici di Libertà e Giustizia, deve essere percepita come un autentico bene comune, patrimonio di tutta la città. Nel ricordare con rammarico gli atti di violenza accaduti il 14 agosto dello scorso anno, il sindaco Accorinti, ha sottolineato che “sarà predisposto un protocollo etico per disciplinare le modalità, i tempi e le funzioni del Comitato Vara, in modo tale da mettere al centro i principi etici indiscutibili di legalità e di contrasto alle mafie ”. Temi affrontati anche questa mattina durante l’incontro con l’arcivescovo Mons. Calogero La Piana che ha manifestato pieno consenso rispetto al percorso che l’amministrazione ha voluto intraprendere (vedi articolo a parte).

Un ulteriore chiarimento arriva invece da Lillo Alessandro, presidente dei “Canterini Peloritani” che nei giorni scorsi aveva duramente risposto ad alcune dichiarazioni dell’assessore Todesco attraverso una lettera. In particolare era stato il termine “orpelli” usato dall’assessore a scatenare l’associazione folkloristica. “Ho denunciato di essere indignato in quanto l’assessore in questione ha offeso i 60 anni di lavoro della mia vita l’interno dei “Canterini Peloritani” che penso nessuno possa disconoscere che sono stati messaggeri della messinesità nel mondo. Non ho parlato di compensi per le sfilate di Mata e Grifone, se mai solamente rimborsi, quasi nullità, per il valore della presenza dei gruppi”.

Per Alessandro le ulteriori polemiche scaturite sono l’occasione per dire tutte le manifestazioni a cui i “Canterini Peloritani” vanno gratuitamente, iniziando dal Gala Internazionale del Folklore organizzato, gratuitamente, da 42 anni all’Arena Villa Dante senza ricevere nessun contributo.

“Basta guardare negli ultimi anni i bilanci del Comune, della Provincia e dell’Assessorato Regionale al Turismo che sovvenzionano tantissime manifestazioni che non interessano a nessuno o a pochi e certo non hanno la rilevanza culturale e internazionale del Gala del Folklore. La mia presa di posizione non è riferita all’eventuale “rimborso mancato” ma al rispetto dovuto a giovani che si impegnano da sempre per la migliore immagine della città di Messina”.

Alessandro riprende il passaggio conclusivo della lettera di qualche giorno fa: “Io mi auguro che l’Assessore convochi il Sig. Nino Merrino Presidente provinciale della Federazione Italiana Tradizioni Popolari (Ente riconosciuto dal Ministero degli interni) che rappresenta tutti i gruppi folklorici di Messina e provincia e che hanno gli stessi riconoscimenti dei “Canterini Peloritani”, per un chiarimento sulle sue dichiarazioni e per un eventuale collaborazione.” Per il numero uno dei Canterini Peloritani quel passaggio rappresenta una chiara dichiarazione di collaborazione.