Palagiustizia, il vice-sindaco Signorino prova a tirare le fila del dibattito

La verifica dell'ipotesi Bisconte in tempi rapidi, poi il via spedito agli atti necessari. E' questa l'indicazione che il Vice sindaco Guido Signorino ha dato al consiglio circoscrizionale aperto svoltosi sabato scorso, con all'ordine del giorno anche la questione secondo palazzo di giustizia. L'urgenza é sempre la stessa: stringere i tempi per non perdere il finanziamento ministeriale, già decurtato da 17 a 14 milioni di euro proprio per via del trascorrere infruttuoso del tempo. Il problema resta trovare una soluzione condivisa. Che gli attori in campo sembrano sin qui non aver trovato. L'input dal consiglio comunale va nella direzione della Casa dello Studente (vedi correlato), mentre tra i due poli opposti si è inserito all'ultima seduta il sindaco Renato Accorinti ha aperto al progetto del presidente dell'Ordine degli Architetti Giovanni Lazzari di riconvertite l'ex caserma di Bisconte.

Sul punto il vice sindaco si è impegnato a verificare in fretta disponibilità delle aree e fattibilità del progetto. Per il resto la discussione è stata accesa, ma i fronti restano fermi sulle rispettive posizioni. Da un lato la Presidenza della Corte d'Appello e l'Ordine degli Avvocati, che con il placet dell'Università di Messina guarda alla Casa dello Studente. Il presidente Francesco Celona ha ribadito sabato scorso l'esigenza di individuare una satellite vicina a Palazzo Pacentini. Esigenza che non era emersa, in passato, quando ad esempio in Commissione Manutenzione si discuteva del palazzo da realizzare ex novo in via Taormina.

Due le problematiche rappresentante dalla struttura di via Cesare Battisti: lo spazio insufficiente ad assorbire tutti gli uffici ora ospitati in vari locali in affitto, ma soprattutto lo "scippo" agli studenti universitari. La Casa è soltanto parzialmente inagibile, ospita una mensa attualmente funzionante a pieno regime, è in ottimo stato e bastano 2 milioni di euro per l'adeguamento sismico. Il Rettore Navarra si dice disponibile alla cessione, in cambio dell'indicazione di un sito disponibile per realizzare nuovi alloggi. A forte della cessione di una strutturale centrale e in buono stato, qualunque altra ipotesi sarebbe allo stato soltanto una ipotesi appunto, tutta in salita. Adeguare l'Hotel Riviera o l'ex ospedale Margherita. infatti, comporterebbe tempi più lunghi e maggiori risorse economiche. E la cassa di Navarra non gode certo di ottima salute, allo stato. Il costo dell'adeguamento dell'ex ospedale Margherita, ad esempio, c'è. Lo ha quantificato il Genio Civile: circa 10 milioni di euro. E proprio a due padiglioni della struttura semi abbandonata guarda il fronte opposto: IV e V Circoscrizione, un centinaio tra avvocati, magistrati e personale della giustizia, i sindacati di polizia, lo stesso Genio Civile che ha steso la relazione di fattibilità del progetto. Per le due municipalità interessate e gli operatori, coordinati dall'avvocato Aurora Notarianni che ha ribadito la proposta al Consiglio, il Margherita rimane la soluzione più adatta: ampie metrature, ampi parcheggi disponibili, il capolinea del tram in fronte, la prossimità della bretella dell'Annunziata, una relativa vicinanza al centro cittadino.

La IV Circoscrizione ha fatto un passo in più: è arrivata in Consiglio con un ordine del giorno approvato all'unanimità dal Quartiere che impegna l'Amministrazione a salvaguardare la Casa dello Studente e puntare alla soluzione ottimale per il pala giustizia Satellite. Ha quindi preso la parola il presidente della Municipalità, Francesco Palano Quero, che ha ricordato quando importante sia salvaguardare la popolazione studentesca, la vocazione universitaria della città di Messina, la possibilità di restituire agli studenti gli alloggi con i 2 milioni di euro ancora disponibili nel bilancio dell'Ersu. "Una popolazione giovane, quella studentesca, unico vero motore pulsante del cambiamento sociale, quello che anima i centri di tutte le città del mondo".
La voce dei magistrati si era fatta sentire qualche settimana fa. In un incontro col sindaco Accorinti, Maria Teresa Arena, presidente della sezione locale dell'Associazione Nazionale Magistrati, aveva detto senza mezzo termini: non importa dove, l'importante é fare presto. (Alessandra Serio)