Tentato omicidio al Rione Ogliastri, sconto di pena in appello per Immormino

Quattro anni e 8 mesi in secondo grado ad Angelo Immormino, oggi 25 anni, arrestato nel 2013 per le coltellate ad Antonino Lisi, l'uomo finito sotto i fendenti del ragazzo e di due complici per averne "insultato" la madre. Immormino è comparso ieri davanti i giudici della Corte d'appello di Messina che hanno dichiarato inammissibile l'appello della Procura, ha accolto l'istanza del difensore, l’avvocato Giuseppe Irrera, concedendo un'attenuante e quindi uno sconto di pena per il giovane, se pur lieve – in primo grado, alla fine del processo abbreviato, la condanna era stata di 4 anni e 10 mesi di reclusione. Immormino è accusato di tentato omicidio e porto abusivo di coltello.

I fatti risalgono al maggio 2013 e vedono protagonista il giovane e due amici. Il ragazzo aveva risposto alla richiesta di intervento della madre che nel pomeriggio aveva animatamente litigato con Lisi, rimediando anche qualche schiaffo. Il figlio non gliel'ha fatta passare liscia: lo ha atteso al rientro a casa insieme agli altri due, in serata, e lo ha colpito con 7 coltellate all'addome, lasciandolo semi svenuto in una pozza di sangue e ferendosi a sua volta. Tutti i protagonisti, vittima e agressori, erano già noti alle forze dell'Ordine.

La Squadra Mobile ci ha messo appena sei mesi per ricostruire la vicenda e inchiodare Immormino e i complici, per i quali il processo è ancora in corso.

Antonino Lisi è assistito dall'avvocato Daniela Garufi.

(Alessandra Serio)