Un albero per ogni nuova vita. La Paglia chiede l’applicazione della normativa

Prevenzione del dissesto idrogeologico, tutela della salute ed incremento di nuovi stili di vita sono solo alcuni dei benefici che è possibile ricevere grazie ad una vita immersa nella natura.

La cementificazione selvaggia negli anni però ha cambiato profondamente il volto delle città, depauperandole del proprio patrimonio verde senza comprendere sino in fondo le gravi conseguenze prodotte da un impatto così violento sul delicato equilibrio di un sistema fragilissimo.

La possibilità di riparare, sebbene in parte, allo scempio che in questi anni si è compiuto all’interno degli agglomerati urbani è oggi reso possibile dall’introduzione della legge n°10 del 14/01/2013.

Il testo del provvedimento stabilisce infatti che per ogni bambino nato o adottato la città debba procedere alla piantumazione entro sei mesi di un nuovo albero. Applicazione immediata, della nuova normativa, che viene sollecitata con urgenza da Rita La Paglia consigliere comunale del gruppo DR a Palazzo Zanca. Attraverso un interrogazione urgente, l'esponente comunale – invita l’amministrazione Accorinti a procedere in tempi brevi a dare attuazione a quanto previsto dalla recente normativa.

"Si tratta di uno degli impegni – spiega l’esponente Dr- profusi da questa amministrazione nel corso della propria campagna elettorale”.

L’accorato appello di Rita La Paglia, presidente della Commissione Verde, Arredo Urbano, Salute Pubblica e Stili di vita, si sofferma in particolare sull’importanza, non secondaria, legata alla presenza di aree verdi sia rispetto alla prevenzione del dissesto idrogeologico sia rispetto alla tutela della salute pubblica in generale e dell'infanzia in particolare.

“E’ giunto il momento di dare attuazione alla legge 10 del 14 Gennaio 2013 – sprona l’esponente DR a Palazzo Zanca – una normativa che prevede l’obbligo di piantare un albero per ogni nato registrato all’anagrafe o adottato.

Il provvedimento entrato in vigore lo scorso 16 Febbraio – si legge nel testo dell’interrogazione – prevede “l’effettivo rispetto della disposizione” e circoscrive la previsione ai Comuni con una popolazione superiore ai 15.000 abitanti.

"La legge inoltre modifica il precedente impianto normativo – spiega la consigliera La Paglia – ed estende il provvedimento anche ai bambini adottati: la prevista piantumazione inoltre dovrà avvenire entro sei mesi, non più dodici come stabilito in precedenza, dalla nascita o dall’avvenuta adozione.

Sempre al fine di tutelare il verde pubblico – si legge nel documento recapitato all’amministrazione Accorinti – la normativa introduce la salvaguardia degli alberi monumentali e ridefinisce la Giornata Nazionale dell’albero, fissata ogni 21 novembre, allo scopo di valorizzare l’ambiente ed il patrimonio arboreo e boschivo anche attraverso attività formative nelle scuole per garantire l’attuazione del protocollo di Kyoto.

Gli alberi non sono solo elementi di arredo delle nostre città, così come previsto della legge 1° giugno 2002 n. 120 – si legge ancora nel testo dell’interrogazione – le politiche di riduzione delle emissioni devono intervenire sia per garantire la prevenzione del dissesto idrogeologico e la protezione del suolo sia per consentire il miglioramento della qualità dell’aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all’albero nella cultura italiana e la vivibilità degli insediamenti urbani”.

Un bene prezioso ed un alleato essenziale per la sopravvivenza dell'uomo e di ogni essere vivente: "L'apporto di ossigeno legato alla presenza di ciascun albero è quantificabile tra i 20 ed i 30 litri di ossigeno al giorno per il fabbisogno di 10 persone. La loro presenza in città assorbe da 7 a 12 kg di emissioni di CO2 all’anno, riduce l’inquinamento acustico ed il consumo energetico.

Uno studio di Nowak nel 1999 – spiega la pediatra – sottolinea inoltre come sotto piccoli gruppi di alberi od alberi singoli, con copertura erbosa, la temperatura pomeridiana dell’aria a 1,5 metri sopra il livello del terreno vari da 0,7° a 1,3°C: più bassa quindi rispetto ad altre altre zone.

Un albero adulto dotato di una grande chioma può evaporare fino a 25 litri di acqua al giorno producendo, nei climi caldo-aridi, l’equivalente di cinque condizionatori d’aria.

Una presenza – sottolinea l’esponente comunale – che mitiga anche le conseguenze dovute all’ effetto serra: un albero di dimensioni medie riesce infatti ad assorbire durante il suo ciclo vitale circa 2,5 tonnellate di anidride carbonica.

Le foglie degli alberi hanno poi la capacità di catturare le particelle inquinanti che si depositano sulla superficie delle foglie e sono la causa principale di malattie polmonari ed infiammazioni dell’apparato respiratorio".

Una presenza, all'ombra della quale rigenerarsi, che indice positivamente sulla nostra salute perché previene l’insorgere di malattie mentali, dei disturbi legati a deficit di attenzione ed iperattività, incide positivamente su i livelli di concentrazione, su i tempi di reazione, su depressione e diminuzione delle emicranie.

“La fruibilità degli spazi verdi contribuisce significativamente sulle nostre capacità mentali e sul nostro benessere riducendo lo stress ed incentivando la pratica dell’attività fisica con tutti i benefici che da questa conseguono. Sedentarietà, stress ed inquinamento atmosferico sono o principali fattori di rischio per l'insorgere di patologie cardiovascolari e respiratorie”.

Premesse e considerazioni alla luce delle quali l’esponente Dr si rivolge all’amministrazione Accorinti, per conoscere tempi e modalità di attuazione per l’applicazione della legge 10/2013.

(Emma De Maria)