Interventi di scerbatura a macchia di leopardo, con zone totalmente abbandonate all’incuria

Riflettori ancora puntati sulla gestione del verde pubblico in città. Dopo le critiche sui non interventi di potatura degli alberi in molte zone del perimetro urbano e la richiesta di dimissioni dell’assessore all’arredo urbano Elvira Amata da parte dei consiglieri della terza e quarta circoscrizione Gioveni e Buscema (vedi articolo correalto), adesso è il consigliere comunale Angelo Burrascano a puntare il dito contro l’amministrazione comunale.
«Premesso – scrive in una interrogazione – che da tempo si assiste ad interventi di scerbatura e potatura di alberi in varie zone della città, diverse zone della città, ed in particolare le zone centrali non hanno visto effettuato alcun intervento di manutenzione del verde pubblico, anzi le suddette zone sono da anni abbandonate alla totale incuria, con grave nocumento per la salute pubblica della cittadinanza a causa dei ratti che oramai hanno trovato regolare rifugio nelle sterpaglie che impediscono l’uso dei marciapiedi».
Il rappresentante del civico consesso elenca nel documento le aree abbandonate, sottolineando come queste sorgano « nelle immediate vicinanze di strutture di interesse storico (Santuario di Montalto), strutture pubbliche (Tribunale del Lavoro e Giudice di Pace), strutture private parificate con utenti principalmente bambini (Istituto Domenico Savio) e strutture istituzionali (sede arbitri di calcio della provincia di Messina)». Secondo Burrascano sono rimasti estromessi dagli interventi dell’amministrazione anche« i villaggi Aldisio; Fondo Fucile, Santa Lucia Sopra Contesse, Annunziata Alta, San Licandro, Viale Europa e la villa comunale “Villa Dante” oggetto di parziale intervento di manutenzione».
Il consigliere comunale interroga, quindi, il sindaco Buzzanca , l’assessore Amata e l’assessore alle Manutenzioni Isgrò per sapere «se esiste un piano degli interventi di ordinaria manutenzione del verde pubblico cittadino; e per conoscere i criteri adottati per la scelta delle zone oggetto d’intervento ed i motivi per i quali si è scelto di non effettuare alcun intervento nelle zone meglio specificate in premessa»
Chiede infine di sapere se «la villa comunale “Villa Dante”, attualmente aperta alla pubblica e libera fruizione ha ottenuto tutte le autorizzazioni degli Organi Istituzionalmente preposti alla valutazione dei rischi per l’incolumità dei cittadini».