Trischitta: “Se la giunta vuole, può già fare l’isola sul viale San Martino fino a via Santa Cecilia”

Sul dove fare l’isola pedonale si può discutere. Sul fatto che a Messina ne serve una vera e permanente, pochi dubbi. Ne è convinto anche il consigliere Giuseppe Trischitta, in prima linea tra i 16 “eroici consiglieri” (come scritto in una maglietta che indossa) contrari all’attuale isola, che oggi, in conferenza stampa, ha voluto raccontare la sua “verità” in merito a quanto accaduto.

Non ci sta ad essere additato tra quelli che non vogliono l’isola pedonale e che l’hanno cancellata. Ne spiega i motivi e ribadisce di essere contrario all’attuale pedonalizzazione ma di essere favorevole a quella deliberata dal Consiglio lo scorso 27 febbraio, anche con l’aggiunta delle perpendicolari fino agli incroci con via dei Mille e via Giordano Bruno, queste ultime due escluse.

Nessun cambio di idea, dunque. Anzi, “l’amministrazione deve riaprire al transito via dei Mille e via Giordano Bruno, così come deciso dal Consiglio, ma, se lo vuole, già da domani può fare la delibera per estendere l’isola pedonale sul viale San Martino fino all’incrocio con via Santa Cecilia”. Perché allora questo tratto non è stato inserito nella delibera consiliare di martedì scorso? “Perché volevamo che fosse previsto in via sperimentale per valutarne gli effetti – risponde Trischitta – ed il dirigente Pizzino ha dato giustamente parere negativo in quanto la sperimentazione non può essere prevista nel Piano Urbano del Traffico. Se la giunta sperimenterà questa soluzione per qualche mese, e avrà risultati positivi, poi noi non avremo problemi ad inserirla nel Put perché quella è la nostra isola”.

Se, allora, viene riaperto al transito un piccolo tratto di via Giordano Bruno, tutta la diatriba sta su via dei Mille. L’amministrazione comunale ritiene di doverla pedonalizzare per mettere a frutto l’esperienza stagionale positiva degli ultimi dieci anni e perché, in quella via, sono molti i commercianti favorevoli. Idea complementare, anche la pedonalizzazione di viale San Martino fino a via Santa Cecilia. Per il Consiglio comunale, invece, una ipotesi esclude l’altra e la preferenza va per la chiusura al traffico di viale San Martino, la strada principale della città, dove già non sono previsti parcheggi e non verrebbero eliminate le strisce blu. “Anzi – prosegue Trischitta – volevamo proporre anche l’isola pedonale stagionale definitiva in via dei Mille, dal 1 dicembre al 15 gennaio o, eventualmente, anche in estate o in altri periodi di saldi. Anche quest’emendamento è stato bocciato per lo stesso motivo di cui sopra. E’ un provvedimento che la giunta può adottare senza la necessità che venga inserito nel Put. Fino alla fine abbiamo presentato tutte queste proposte all’assessore Cacciola per fare una cosa condivisa. Lui ci ha risposto: o così o niente”.

Ecco perché nella modifica al Put votata dal Consiglio comunale figura la sola piazza Cairoli. “Perché è l’unica parte che avevamo già sperimentato positivamente – spiega il consigliere -. Insieme al collega Cucinotta, abbiamo più volte detto chiaramente, anche nel corso della seduta di martedì scorso, che piazza Cairoli è solo il punto di partenza”.

Non solo viale San Martino verso sud ma anche verso nord, fino al porto storico, tramite la “rambla”, il progetto dell’arch. Michele Palamara che prevede un’isola pedonale al centro della carreggiata, con le corsie per le auto confinate nelle attuali aree destinate a parcheggio (vedi allegato). “Abbiamo invitato più volte in commissione l’arch. Palamara – afferma Trischitta -, che ci ha anche mostrato i filmati relativi al progetto. Tutti i consiglieri ne sono rimasti entusiasti e più volte abbiamo pressato l’assessore in questo senso senza mai avere riscontro”. Cacciola, nel corso di un’intervista da noi realizzata nello scorso mese di gennaio (vedi correlato), aveva evidenziato l’intenzione dell’amministrazione di non puntare sul progetto. Per il quale, tra l’altro, serve un finanziamento, visto che il primo bando di project financing, pubblicato nel maggio 2012, è andato deserto. “Era previsto un costo troppo elevato, oltre un milione di euro – conclude Trischitta -, che non rendeva conveniente l’operazione. Se poi il project financing non dovesse andare in porto, l’amministrazione comunale può chiedere un finanziamento regionale o europeo”.

Nel Put presentato dalla giunta Accorinti, comunque, è presente l’idea dello studio di un percorso pedonale che, attraverso il tratto di viale San Martino compreso tra le vie Tommaso Cannizzaro e Vittorio Emanuele (proprio quello interessato dal progetto rambla), colleghi l'area pedonale Cairoli (di tipo commerciale) e l'area pedonale Duomo (di tipo monumentale).

Insieme a Trischitta, anche la collega Giovanna Crifò, che punta invece più su una pedonalizzazione del centro storico. “L’isola pedonale ha diviso gli stessi commercianti – afferma – e del resto è impossibile accontentare tutti. Ma nessuno dell’amministrazione comunale, in questi mesi, si è confrontato con il Consiglio per condividere la strada da seguire. Il mio voto contrario lo ripeterei perché rappresento i cittadini che hanno subìto un danno. La città soffre per la crisi economica e quest’isola pedonale ha contribuito a dare il colpo di grazia. Bisogna farla, invece, nel centro storico, come avviene nelle grandi città, dove non ci sono attività commerciali. Faccio un accorato appello al sindaco, perché venga a dialogare con noi. Siedo in Consiglio da tanto tempo e non mi era mai capitato, né con Buzzanca né con Genovese né con Leonardi, di non riuscire ad entrare nella stanza del primo cittadino per discutere su come affrontare insieme i problemi della città”.

(Marco Ipsale)