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“Verona Trento”, 10 classi in Dad: la comunicazione alle 23. I genitori: “Tanti disagi”

MESSINA – Da questa mattina dieci classi della scuola secondaria di primo grado, Boer-Verona Trento, sono state poste in didattica a distanza, a causa di un caso di positività al Covid-19. “Fin qui tutto nella norma, se non fosse questa comunicazione di conversione da didattica in presenza a quella digitale – evidenzia Fabricio, genitore di uno degli studenti – è stata posta a conoscenza delle famiglie intorno alle ore 23 di ieri. Scattano così immensi disagi per gli alunni e per le famiglie degli stessi. Si può chiedere ai genitori – sbotta Fabrizio – di stare online fino a tarda serata in attesa d’improvvisi cambi di programma? Tanti i ragazzini condotti a lezione in presenza, rispediti a casa dopo aver appreso che si era in Dad. Sarebbe interessante comprendere – aggiunge il genitori – il motivo per il quale tale comunicazione sia giunta a un orario così proibitivo. Sarà colpa dell’Asp che potrebbe aver inviato al dirigente scolastico del Verona Trento tale comunicazione solo in tarda serata? Oppure questa comunicazione dell’Asp è giunta in tempo utile e comunicata dalla scuola così in ritardo? Di certo siamo di fronte ad una deplorevole mancanza di coordinazione tra le due istituzioni a discapito dei ragazzi e delle famiglie. Da genitore, chiedo che sia fatta chiarezza sulle responsabilità di queste azioni; chi ha sbagliato è giusto che fornisca adeguate quanto immediate giustificazioni alle famiglie e agli organi scolastici regionali competenti. Nella speranza – conclude Fabrizio – che simili incredibili ritardi di comunicazione non si ripetano mai più”.