Vara 2014, atto primo. Perna sulle restrizioni della Corte dei Conti: «Per noi spesa indifferibile»

«Se la Corte dei Conti ci impedirà di organizzare la Vara mi dimetto». L’assessore alla cultura, Tonino Perna, si dice pronto a rimettere la sua delega nella mani del sindaco Renato Accorinti perché sa che sulla Processione del 15 agosto si gioca la faccia e sono “vietati” intoppi, stop e diktat. Anche se questi ultimi provengono dalla magistratura contabile, che – come noto – ha chiuso i rubinetti di Palazzo Zanca e disposto la «sospensione dei programmi di spesa non obbligatori ed indispensabili», precludendo altresì all’ente «l’assunzione di impegni e il pagamento di spese diversi da quelli dovuti per legge».

A causa dei provvedimenti restrittivi emessi dalla Corte dei conti, Perna ha dovuto già rinunciare , suo malgrado – ha specificato- alla seconda notte della cultura , «ma – sottolinea con fermezza – non farò un solo passo indietro sull’organizzazione della Vara. Per me e per l’itera giunta si tratta di una spesa indifferibile». L’assessore ricorda che la Vara si è mai fermata solo dopo i bombardamenti e dopo il terremoto. «Se non ci saranno contributi esterni possiamo rinunciare alla festa, ma non alla processione religiosa».

In cassa – spiega ancora l’esponente della giunta Accorinti – ci sono 44mila euro (questa la cifra che sarà iscritta nel bilancio di previsione 2014, che tuttavia non esiste ancora materialmente ). Poi, come ogni anno si farà appello agli sponsor privati e per questa edizione si metterà in piedi una sorta di lotteria, affidata ad un’associazione senza scopo di lucro.

Intanto, la questione strettamente economica si intreccia con l’organizzazione logistica della manifestazione religiosa del 15 agosto, che coinvolge centinaia di persone tra tiratori e capicorda. Al Comune si è tenuto il primo incontro ufficiale tra il sindaco Accorinti, l’assessore Perna ed i tre più illustri rappresentanti del Comitato Vara, Franz Riccobono, Marco Gassi e Nino Di Bernardo. Si è trattato di una primo confronto, alla fine del quale l’assessore Perna ha manifestato l’intenzione di voler avviare un confronto con il prefetto Stefano Trotta, per attingere all’albo tiratori che c’è in prefettura, e ha assicurato di voler puntare sulla «legalità» nell’organizzazione dell’evento più atteso dai messinesi . E’ inutile nascondere che, a due anni di distanza, si sentono ancora gli strascichi dell’edizione 2012 della Vara, quando i ragazzi di Addio Pizzo furono aggrediti mentre distribuivano volantini raffiguranti la macchina votiva religiosa con una preghiera: "Maria libera Messina dal pizzo e dalla Mafia". Per quell’atto furono penalmente puniti con misure restrittive del Tribunale Franco Celona e Franco Molonia, capicorda storici della macchina votiva che porta in processione la statua dell’Assunta Maria.

Nei prossimi giorni l’amministrazione Accorinti convocherà un nuovo tavolo con il Comitato Vara e comincerà a programmare nel concreto i vari step che con condurranno al 15 agosto ed alla processione della Vara. Corte dei Conti permettendo, ovviamente.

Danila La Torre