Bramanti: “Stop ai confronti in cui sarà presente De Luca. Solo show e risse”

«Chiedo scusa sin da ora agli organi di stampa, alle Associazioni, agli Ordini Professionali ed ai movimenti che stanno organizzando o hanno già organizzato per i prossimi giorni confronti e dibattiti con i 7 candidati sindaci. Dopo quanto accaduto, sia nel corso dell’incontro organizzato da Uil che al confronto organizzato da Tempostretto, mi vedo costretto ad annunciare che non intendo più partecipare a dibattiti che vedano la presenza del deputato regionale e candidato sindaco Cateno De Luca».

E’ perentorio il candidato sindaco del centrodestra Dino Bramanti che, negli ultimi due confronti che hanno visto i candidati sindaco impegnati a presentare idee e programmi, è finito nel mirino della polemica di Cateno De Luca. Attaccato in modo offensivo soprattutto durante il dibattito promosso da Tempostretto, Bramanti, che addirittura con De Luca aveva pubblicamente firmato un patto di non belligeranza e di rispetto, sconfessato dallo stesso De Luca praticamente 24 ore dopo, adesso dice basta.

«Ho dedicato tutta la mia vita professionale al servizio degli altri, osservando nel mio comportamento il mio più profondo rispetto verso “l’altro”. La scelta di candidarmi è stata dettata esclusivamente dalla voglia di dare un contributo alla mia città. Nei competitor al ruolo di sindaco non vedo il nemico ma persone che come me sono animate dagli stessi ideali e valori pur avendo programmi diversi. Ammetto di non essere avvezzo ai metodi ed ai modi di un politico di lungo corso come l’onorevole De Luca, ma non voglio più partecipare a confronti durante i quali il dialogo e la serena esposizione dei programmi lasciano il posto ad aggressioni verbali, risse, show a beneficio del pubblico e dei navigatori della rete. Non è questo il mio modo d’intendere la politica e la campagna elettorale.

Condivido pienamente l’appello del sindaco Accorinti ad una campagna elettorale degna di una città come Messina, nella quale l’avversario politico non viene messo al pubblico ludibrio e il rispetto delle idee non lasci il posto all’offesa, alle sceneggiate e alle illazioni. Forse sono un uomo d’altri tempi, ma ho un altro stile, forse troppo pacato, forse troppo sobrio. Ma preferisco restare fedele alla mia storia personale ed ai miei valori, che essere trascinato in risse verbali dove vince il più furbo e chi grida di più".