De Luca visita Gazzi: “Sarebbe utile spostarlo e realizzare un nuovo carcere”

Il candidato sindaco annuncia che, nella qualità di attuale deputato all'Ars farà un'interrogazione per chiedere immediati interventi.

"Oggi ho visitato la Casa circondariale di Gazzi di Messina, e presenterò un’interrogazione parlamentare perché ho notato che la sala operatoria dell’istituto, che è attrezzata e nuovissima, è chiusa per responsabilità del servizio sanitario regionale che ne ha la gestione e non ha ancora fatto nulla. Così ancora una volta fondi di diverse migliaia di euro vanno sprecati”. E' quanto dichiara Cateno De Luca dopo aver visitato il carcere di Gazzi accompagnato dal Dirigente della Casa circondariale Messina Calogero Tessitore, dal Comandante Antonella Machi’, dal Direttore Angela Sciavicco, dal rappresentante e dirigente nazionale Ugl polizia penitenziaria Antonio Solano, da Nicolino Bongiovanni, consigliere nazionale Ugl polizia penitenziaria e dal segretario provinciale Ugl polizia penitenziaria Salvatore Piero Abate.

“Registro anche – prosegue De Luca – una carenza di personale per circa 50 unità all’interno del carcere che rende complicato il lavoro degli agenti. Voglio comunque evidenziare che ho riscontrato un’ottima gestione dei reparti in buone condizioni e la sinergia all’interno dell’istituto con i detenuti che fanno gran parte dei lavori per la sistemazione dei locali. Questo denota un rapporto tra chi è deputato al controllo e alla vigilanza con i detenuti, fatto che agevola il rapporto di reinserimento di chi si trova in carcere”.

De Luca ha evidenziato anche come sia emerso nel corso dell'incontro la possibilità di trasferire il carcere in un’altra località di Messina ben servita dai collegamenti, e allo stesso tempo fare un project per destinare invece l’attuale area dell’istituto, che è di circa 20mila metri quadri e si trova in una posizione strategica della città, ad altre iniziative sociali collettive.

"E' importante fare un nuovo carcere perché alcune sezioni dell’istituto sono vetuste e non sono stati trovati fondi per sistemarle".