Il giudice conferma: “Pino escluso ingiustamente dalle primarie”

A primarie ormai annullate, arriva la sentenza del tribunale di Messina sul ricorso presentato da Carmelo Pino. Il sindaco uscente di Milazzo, secondo il giudice Ivana Acacia, è stato escluso ingiustamente dalle primarie del PD, e aveva il diritto di partecipare alla manifestazione, come previsto dallo statuto nazionale. Per questo motivo, i due circoli del PD milazzese sono stati condannati a risarcire le spese legali sostenute da Pino, circa 3000 euro.

“Giustizia è stata fatta” – ha commentato Pino, che era rappresentato dall'avv. Claudio Rugolo – “l’ordinanza del giudice conferma le mie ragioni e il complotto che si stava consumando ai miei danni in dispregio delle norme statutarie. Prendo atto con soddisfazione che nel provvedimento, con chiarezza, viene ribadito l’obbligo del rispetto delle regole da parte di tutti".

La sentenza del giudice pone fine a una querelle iniziata con la famigerata riunione del 12 novembre, in cui il lavoro dell'attuale sindaco della città mamertina, a detta dei tre ex candidati ufficiali alle primarie – Presti, Formica e De Pasquale –, sarebbe stato giudicato negativamente da 32 membri del direttivo dei circoli; cifra sempre contestata dai sostenitori di Pino, che sostengono si sia trattato di un colpo di mano, teso a escludere un candidato forte dalla competizione elettorale, avallato tuttavia da solo 21 membri.

Negli ultimi giorni, le tensioni dovute allo scontro hanno portato all'annullamento delle primarie e alla riconfigurazione delle alleanze. I Dr hanno descritto la situazione come paradossale, e si sono riservati di decidere le proprie mosse in base agli sviluppi della vicenda. Si è mossa invece l'area civatiana, che ha scelto di sostenere Giovanni Formica, che ha rilanciato la sua candidatura alla poltrona di sindaco nella conferenza stampa di mercoledì; inizialmente, i civatiani avevano appoggiato la candidatura di Presti, che tuttavia non ne rappresenterebbe più le intenzioni politiche.

Nel frattempo, la giunta regionale ha scelto le date in cui si andrà a votare: saranno il 31 maggio e il 1 giugno, in conformità con l'election day stabilito a livello nazionale da Renzi.

Giovanni Passalacqua