Lo Monte: Nessuno ricatti Musumeci. A Messina troppi questuanti e millantatori

Chiariamo subito un punto: noi non chiediamo niente, né a livello regionale, né a livello messinese. Siamo convinti che il governatore Musumeci vada aiutato e non ricattato né bistrattato come sta accadendo adesso”.

Carmelo Lo Monte, che è stato tra i pionieri della Lega in Sicilia, quando nessuno degli altri politici ci credeva, chiarisce la posizione del partito nell’isola, alla luce anche di quanto sta accadendo a livello nazionale dove è Salvini che dà le carte nell’alleanza di centro-destra. Musumeci in questi giorni sta rischiando di diventare, come lo fu Crocetta, un ostaggio di un’Assemblea frastagliata, senza maggioranza, con troppi deputati attenti più ai loro singoli interessi che a quelli collettivi.

Musumeci è una risorsa per cambiare veramente pagina in Sicilia e il sistema deve cambiare- prosegue con riferimento a quella che rischia di diventare un’Ars-palude- La Lega è finalmente arrivata in Sicilia ma non si adegua e non intende adeguarsi al vecchio sistema che c’è a livello regionale o messinese. Dobbiamo fare prevalere la logica e l’interesse dei cittadini, non i ricatti o le pressioni”.

Al momento comunque una “casella” del governo regionale si è liberata ed è quella di Sgarbi, che era quota Berlusconi, frutto di una promessa strappata dal Presidente di Forza Italia a Musumeci in campagna elettorale. Cosa farà il governatore è tutto da scoprire ma le sue dichiarazioni sono tali da far capire che non si farà “rosolare” a fuoco lento.

Passando al quadro messinese, alla vigilia delle amministrative anche qui Lo Monte lancia frecciate contro quanti millantano maree di voti pur di avere un posto al sole.

Noi lavoriamo per costruire un buon governo a tutti i livelli, Messina compresa. E il buon governo si costruisce solo col dialogo e con un buon programma condiviso con la gente. Quello che finora è venuto a mancare in questa fase, che è invece importantissima è il dialogo. La fase della condivisione è stata saltata ed è stato un errore. Vedo soltanto questuanti e millantatori che hanno pensato di parlare direttamente col principe…. Si potrà anche vincere ma non mi piacciono le ammucchiate senza dialogo o peggio senza programmiì”.

L’ultimo passaggio è sull’ipotesi di un’asse con la presidente del consiglio comunale Emilia Barrile, che è pronta a candidarsi sindaco. La Barrile aveva chiesto al professore Bramanti un posto in giunta sin dalla prima battuta (con delega al risanamento) ma il candidato che vuol essere espressione di un’ampia coalizione a trazione civica punta su una squadra meno partitica e più tecnica. Così c’è chi ha ipotizzato con Barrile candidata sindaco un’asse con Lo Monte e la Lega.

Emilia Barrile è una persona di valore ma non c’è alcuna intesa in questa direzione. L’ultima volta l’ho incontrata 20 giorni fa. E’ una donna di valore e merita un ruolo di primo piano a Messina, che la valorizzi, ma non c’è alcun accordo”.

Rosaria Brancato