Pippo Trischitta: “Una città normale deve avere una viabilità normale”

“Una città normale, che è quanto vorrei raggiungere eletto sindaco, è una città vivibile: per arrivare a questo bisogna pensare seriamente alla viabilità. Il caos, spesso provocato dalla mancanza di rispetto delle regole, ha origine da una carenza di opportuni provvedimenti che, appunto, generano quotidianamente disagi notevoli, basti pensare ai posteggi in seconda fila o al fenomeno recentemente balzato alle cronache dei bus che sostano intorno Piazza Duomo, per trasportare i croceristi”. Pippo Trischitta nel suo programma di candidato a sindaco pone molta attenzione alla risoluzione delle problematiche inerenti la viabilità.

“La politica verso gli automobilisti – precisa Trischitta – non può più essere di tipo “punitivo” ma deve essere coniugata con il diritto di utilizzare un mezzo di fatto utile e necessario. Fino a quando non si giungerà ad un servizio di mobilità pubblica totalmente efficiente e realmente alternativo, occorre favorire la circolazione e la sosta dei veicoli privati, al di là di posizioni ideologiche che non trovano riscontro nella realtà pratica. Occorre realizzare un piano per una rimodulazione dei sensi unici, ottimizzando i percorsi, ed una rimodulazione dei semafori, che devono essere sincronizzati. Sul nodo dei parcheggi, dobbiamo considerare che in molte zone della città sono prescritte aree di divieto di sosta che appaiono eccessive: occorre creare maggiore spazio di sosta a favore dei cittadini e delle attività commerciali. I parcheggi a pagamento vanno eliminati in percentuale, come indicato dalle norme nazionali. Si prevede l’istituzione del sistema di pagamento per la “Sosta breve” a costi ribassati. Abbiamo già presentato il progetto “Mamme in movimento”, che prevede la sosta gratuita per le donne incinte a partire dal terzo mese e la facilitazione economica con sconti sulle tariffe di parcheggio per le mamme con bambini fino a 5 anni. La stessa idea è applicata a tutti i cittadini con oltre 65 anni di età.

Nella via Tommaso Cannizzaro, fra gli incroci con via Cavour e viale Principe Umberto, dev’essere ripristinato il parcheggio a spina di pesce, sul marciapiede esistente, in entrambi i lati. Questa soluzione è stata praticata per anni senza controindicazioni per il transito pedonale, ma è stata modificata dall’attuale Amministrazione Comunale, con gravi danni alle numerose attività commerciali e agli utenti: la protesta di numerosi esercenti è stata concretizzata con un’azione legale contro il provvedimento dell’Amministrazione Comunale. Il ripristino dei parcheggi sul marciapiede deve tener conto delle esigenze di occupazione suolo, per salvaguardare le attività esistenti.

Bisogna anche incentivare l’uso dei parcheggi di Piazza Dante e Cavallotti, realizzando per i lavoratori un sistema personalizzato di parcheggio e trasferimento con navette, a fronte di un abbonamento annuale. Per il “Fosso” in via La Farina, il progetto è quello di un palazzo di sette piani, di cui alcuni sempre dedicati ai veicoli e gli altri per un grande mercato generale. In questo modo, negli altri mercati si creerebbe spazio per inserire tutti quegli ambulanti che abusivamente occupano strade e marciapiedi: così sparirebbe il cosiddetto “ambulantato selvaggio”, che crea intralcio alla circolazione e si darebbe, al tempo stesso, un’opportunità a questi padri di famiglia.

Resta fondamentale l’impegno per l’abbattimento delle barriere architettoniche a favore dei soggetti diversamente abili ed alle carrozzine dei bambini”.

I mezzi pubblici sono la soluzione ideale, per questo il Programma di Trischitta parla di assunzione di 200 autisti.

Va, poi, affrontato il tema della Tranvia, ipotizzando soluzioni alternative con la riduzione delle barriere esistenti che penalizzano la circolazione in importanti zone.

“In tutte le città dove c’è la tranvia – spiega -, le automobili circolano nella medesima sede stradale. Basta che il tram viaggi a velocità ridotta. E’ mia intenzione, inoltre, estendere il percorso della linea tranviaria, da Giampilieri a Mortelle”.

In una prospettiva a più lungo termine vanno studiati sistemi di mobilità innovativi come quello dei mini taxi e dei mini bus privati, a basse emissione o elettrici.

“Infine – conclude Trischitta – sui bus per i croceristi in zona Duomo, soprattutto soffocando il corso Cavour, la soluzione sta nel Terminal croceristico che prevedo nella zona del Porto e dotato anche di una stazione per i pullman”.