Saitta raccoglie l’appello del Coordinamento tecnico sull’autismo

So da padre quanto è speciale il sentimento che lega un genitore ai propri figli. E’ un amore che conosci la prima volta che inizi a sentirli vivere. Penso che un amore così grande è ancora più consapevole in quei genitori, dentro quelle famiglie, che si prendono cura di bambini, ragazzi, ragazze, uomini, donne o parenti con disabilità.
Tra mille difficoltà personali voi affrontate tutto con un coraggio che vi fa onore, privandovi spesse volte anche delle più elementari quotidianità: per esempio andare a comprare un giornale, piuttosto che guardare un film al cinema o fare la spesa. Per voi persino lavorare diventa difficile.
Eppure tutto questo, ne sono sicuro, non vi scoraggia, nonostante spesso una difficoltà ne generi subito un’altra. Non sono temi da campagna elettorale questi e non dico se le mie proposte sono migliori di quelle degli altri. Comprendo solo che bisogna fare molto di più. Voglio ascoltarvi e provare insieme a voi a costruire un concetto di vivibilità nel senso pieno della parola, dentro una città che non isoli, ma sappia prendersi cura davvero e crei, caso per caso, dimensioni e spazi di integrazione per questi ragazzi, ragazze, uomini e donne.
Accolgo, quindi, con piacere l’invito di Pino Currò, del Coordinamento del tavolo tecnico sull’Autismo. Nei prossimi giorni cercheremo di fissare un incontro.