Accorinti: «Nessun appoggio. Entrambi alternativi al nostro modo di pensare»

«Il prossimo 24 giugno i messinesi dovranno scegliere il futuro sindaco tra Dino Bramanti e Cateno De Luca. Il voto è un esercizio sacro di libertà e democrazia e noi non gestiamo “pacchetti” di voti. Non ci riconosciamo nel linguaggio e nelle proposte politiche dei due candidati. In questi 5 anni di amministrazione abbiamo fatto una grande rivoluzione: abbiamo cambiato le modalità della politica dentro Palazzo Zanca, passando “dal clientelismo al diritto”. Abbiamo lavorato nella libertà da ogni condizionamento di partito o di gruppi di interesse. Siamo su modelli alternativi rispetto alla storia e alla provenienza degli attuali candidati». Così in una nota il sindaco uscente Renato Accorinti.

«Ci inquieta il potenziale ritorno di vecchi modelli di gestione e di alleanze opache. Ci inquieta aver sentito parlare finora di manette, inquisiti, insulti, trovate scenografiche, minacce, botte e risposte. Ci inquieta l’affannosa ricerca di apparentamenti o il tentativo di sedurre i consiglieri esclusi con la speranza del “ripescaggio” per accaparrarsi il voto dei loro sostenitori. Ci inquieta tanto il vecchio che si maschera di nuovo quanto il paravento offerto a un sistema oscuro e rovinoso. Non è questo il nostro modo di intendere la politica e il dibattito politico».

«Messina – continua Accorinti – ha bisogno della forza della ragione, del buon senso e della capacità di amministrare contesti complessi per affrontare i temi fondamentali del suo futuro, che sono l’assetto del territorio, il dissesto idrogeologico, il riequilibrio finanziario, le politiche sociali, i servizi pubblici, la mobilità sostenibile, il disegno urbano e altro ancora. Passata la sbornia elettorale, è su questi temi concreti che dovrà crescere la qualità della vita per i messinesi. E su questo, il nulla. Nessuno ha ritenuto importante in questi giorni dire cosa intende fare e come intende finanziare dal bilancio comunale il suo programma».

«Noi manteniamo fermo il progetto e il sogno di una città libera, che si misura sui problemi concreti, che costruisce positivamente il suo futuro con la partecipazione e il contributo di chiunque abbia a cuore il destino di Messina. Per questo – conclude il sindaco ancora in carica per pochi giorni – continueremo a essere presenza politica che costruisce, propone e dialoga coi messinesi e con chiunque avrà il gravoso onere di rappresentarci, entro l’azione di monitoraggio che costituisce dovere di ogni cittadino».