La settimana del Piano di riequilibrio versione bis è iniziata. Venerdì i Revisori dei Conti hanno finalmente sciolto le riserve sullo Schema di Piano di Riequilibrio rimodulato per gli anni 2014-2023 esitato dalla giunta Accorinti lo scorso 22 gennaio, dando un parere favorevole ma condizionato ad alcune osservazioni che l’amministrazione dovrà rispettare per avere il via libera dell’organo contabile e dunque ottenere anche il voto dell’aula che adesso dovrà esprimersi su questa nuova versione del piano decennale da inviare al Ministero per scongiurare il dissesto. L’amministrazione non ha perso tempo e ieri il vicesindaco Guido Signorino si è presentato in Commissione Bilancio con il testo del maxi emendamento che modificherà la delibera che approda in Consiglio proprio nelle parti indicate dal Collegio presieduto da Dario Zaccone. Due pagine di variazioni alla delibera del 22 gennaio che sono già al vaglio dei revisori per un ulteriore parere e che oggi hanno fatto capolino in aula durante la seduta di commissione presieduta da Nicola Cucinotta. Il vicesindaco e assessore al Bilancio ha illustrato il percorso seguito alla luce dei rilievi mossi dai revisori, il maxi emendamento verrà approfondito già questa mattina a partire dalle 10 durante una seduta straordinaria di commissione che condurrà al Consiglio comunale fissato per questa sera alle 19. Il presidente Cucinotta intende interrogare l’amministrazione su ogni punto sollevato dai revisori per andare a fondo del maxi emendamento e capire in che modo si è deciso di far fronte alle richieste del collegio.
In generale però sembra che quasi tutti i rilievi sollevati siano stati analizzati e affrontati proprio secondo le direttive dei Revisori. Vediamo dunque in che modo il maxi emendamento rimodulerà il Piano di Riequilibrio.
Per quanto riguarda le previsioni di risorsa derivanti dai dividendi dell’Amam il Collegio dei revisori aveva intimato di ridurre di circa il 25% gli introiti previsti da Amam e nel maxi emendamento la giunta rispetta le indicazioni portano da 28.029.019,50 euro a 23.144.266,89 euro la somma prevista sotto questa voce.
Indicazioni rispettate anche nella parte relativa ai debiti fuori bilancio, a partire da quelli di Messinambiente. L’amministrazione nel maxi emendamento segue l’indicazione dei revisori che modifica l’impostazione metodologica che era stata adottata nella precedente stesura del Piano di riequilibrio e accoglie la richiesta di incrementare per almeno 14 milioni il Fondo rischi straordinario, portando così a 62.303.840,54 euro il fondo a copertura del rischio legato alla causa in corso tra Ato e Messinambiente, e portando da 18 a 32 milioni le somme previste per i debiti di Messinambiente. Accolte anche le altre osservazioni sui debiti fuori bilancio e dunque sono stati ridotti da 131.516.574,32 a 110.158.697,35 i debiti potenziali con giudizi pendenti ed è cresciuto anche il totale previsto per i debiti fuori bilancio con provvedimenti giudiziali impugnati/opposizione che passa da 84.116.419, 17 euro a 87.104.865, 17 euro, ben tre milioni in più nonostante però i revisori avessero chiesto un extra di soli 30 mila euro.
Scorrendo ancora il maxi emendamento emerge che l’amministrazione abbassa da 35 milioni a 14 milioni l’importo potenziale per il contenzioso con la F.C. Peloro, una decisione che nasce dal parere reso dall’avvocato Marullo di Condojanni dopo l’esito del giudizio del Tar che ha dato ragione al Comune e che lascia presupporre una elevatissima probabilità di soccombenza della controparte anche in caso di eventuale ricorso al Cga.
Potrebbero ovviamente esserci ulteriori modifiche in corso d'opera, ogni punto sarà affrontato già questa mattina in I Commissione Bilancio, con tanto di nuovo parere dei revisori, fondamentale per poter andare avanti su questo percorso.
Francesca Stornante