Taormina. Giardina: Il tracollo economico del Comune ha dei responsabili, vi dico chi sono”

“E’ paradossale che ci siano consiglieri comunali che oggi inneggiano al dissesto per il solo gusto di denigrare la nostra squadra di governo e sentirsi così legittimati ad attaccarla. Vorrei ricordare a queste stesse persone che loro sedevano negli stessi scranni del Consiglio, con ruoli più o meno di rilievo, quando sono stati prodotti quei debiti milionari che oggi possono portare al default del Comune”. Il sindaco di Taormina, Eligio Giardina, non fa giri di parole. Va dritto al nocciolo della questione e respinge le accuse mosse alla sua Amministrazione dopo la bocciatura del Piano di riequilibrio finanziario dell’ente, da parte della Corte dei Conti. Va al contrattacco e annuncia una conferenza stampa (non appena ne saranno ufficializzate le motivazioni, forse già questo venerdì).

“Metterò nero su bianco la situazione debitoria – sbotta il primo cittadino – e tratterò temi scottanti che affondano le radici nei decenni passati ma che hanno contribuito in modo incontrovertibile a determinate il dissesto finanziario di cui oggi la Città deve farsi carico”. Poi torna a parlare di chi “oggi pontifica, ma era ieri colpevole più di altri delle anomalie di un bilancio, è bene ricordare, le cui responsabilità sono spesso precise ed individuabili, e risulta quanto meno paradossale il voler passare da complice di una situazione drammatica a grande moralizzatore sociale”. Il sindaco punta l’indice verso “i veri responsabili del tracollo economico delle casse comunali e chi – sottolinea – firmando bilanci di dubbia trasparenza, si è reso colpevole dell’attuale situazione”. Il suo obiettivo è dimostrare “che questa Amministrazione, fin dal suo insediamento, ha messo in atto tutte le azioni necessarie per migliorare e rendere il Comune un ente strutturalmente solido”. Nonostante una “situazione economica e sociale complessa”.

Il sindaco vuole “chiarire chi sono i responsabili del default”. E non solo: “Focalizzeremo l’attenzione su come, nel passato, siano stati mal gestiti i contenziosi milionari, vero cancro dell’ente locale. Nessuno – incalza – potrà più nascondersi, e nascondere le proprie responsabilità. Perché se è vero che oggi è questa l’amministrazione che guida la Città, vero è anche che negli ultimi cinque anni sono stati prodotti meno di 108mila euro di debiti fuori bilancio: una somma irrisoria – sostiene il primo cittadino – per un Comune come Taormina che risente del drastico taglio dei trasferimenti statali, ma anche del mancato pagamento, da parte di alcune attività alberghiere, delle tasse comunali. Prima del 2009 – conclude – i bilanci taorminesi risultavano ricchi in quanto non venivano dichiarati i debiti fuori bilancio che ammontavano a ben 12 milioni di euro”.

Carmelo Caspanello