Regionali, prime indiscrezioni sui consiglieri comunali candidati. I nomi

Archiviata la questione sfiducia per numerosi consiglieri comunali tira già aria di campagna elettorale per le Regionali di ottobre. L’aver mantenuto, grazie alla bocciatura della mozione, una poltrona ed un ruolo, si rivelerà molto utile per la campagna elettorale, se non altro anche in termini di visibilità.

La situazione incerta per quanto riguarda le Politiche, con la possibilità di elezioni anticipate a settembre-ottobre potrebbe cambiare anche alcuni scenari e decisioni dei singoli consiglieri, collegate alla discesa in campo a livello nazionale dei rispettivi leader.

La battaglia sarà durissima perché, dopo le modifiche apportate alla normativa, in Sicilia i deputati dell’Ars non saranno più 90 ma 70, gli spazi quindi finiranno con il restringersi. Al di là di ricandidature e new entry ci soffermiamo solo sui consiglieri comunali che puntano a lasciare Palazzo Zanca per approdare all’Ars.

C’è chi, come Fabrizio Sottile, non ne ha mai fatto mistero e si scalda da tempo per schierarsi con Forza Italia, lista nella quale potrebbe esserci un vero e proprio affollamento (indiscrezioni danno anche Giovanna Crifò pronta a cimentarsi nell’obiettivo Palermo), tra ricandidature (come Bernardette Grasso e Santi Formica, che potrebbe comunque metter in lizza un “suo” uomo o donna) e nuovi ingressi. Restando nel centro-destra c’è la capogruppo dei Fratelli d’Italia Elvira Amata che da tempo pensa ad una candidatura all’Ars e che sta costruendo un ruolo a livello regionale. Sempre nel centro-destra chi sta lavorando per assumere una posizione di leadership in area genovesiana è la presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile, alla quale fanno riferimento diretto diversi consiglieri sia comunali che di quartiere e che punta a creare un gruppo che dia sostegno alla sua candidatura, forte di un bagaglio di voti personali. In casa Forza Italia quindi si rischia l’ingorgo anche perché, con 70 deputati da eleggere, sarà una battaglia all’ultimo voto. L’uscente Franco Rinaldi ha già annunciato di voler ricandidarsi (nel suo caso infatti la legge Severino prevede la candidabilità) ma la lista di Forza Italia, tra ricandidature e new entry potrebbe diventare troppo stretta. Non è escluso quindi che l’area Genovese opti per una lista con il Grande Sud, oppure con l’Udc rimasta “vuota” dopo l’addio di D’Alia. In un primo tempo si era ipotizzato l’ingresso nell’Udc targato Cesa del gruppo di Roberto Corona, ma le cose potrebbero cambiare e non è detto che sotto lo scudocrociato a Messina non finiscano in lista gli ex Pd dell’ex sindaco Genovese. Restando in quell’area potrebbero esserci sorprese qualora anche Giuseppe Santalco decidesse di misurarsi a livello regionale.

Anche a sinistra si stanno scaldando i motori tra i consiglieri comunali. Pronto a scommettersi con Sinistra Italiana c’è Maurizio Rella, entrato in Aula dopo le dimissioni di Nina Lo Presti e Gino Sturniolo, mentre chi ha deciso di tornare alla casa madre è Pippo De Leo, eletto nel 2013 con il Megafono di Crocetta, poi transitato dopo 2 anni al Gruppo misto e adesso tornato alle origini. De Leo è pronto a candidarsi con il nuovo movimento del governatore, Riparte Sicilia.

Tra i Centristi del gruppo D’Alia, a sostegno della lista che vedrà come capolista Giovanni Ardizzone, tra i consiglieri comunali è pronto a scendere in campo Andrea Consolo. Infine, sempre a sinistra c’è Sicilia Futura del gruppo Picciolo. In questo caso i movimenti sono legati anche alla possibilità delle Politiche anticipate che potrebbero determinare alcuni cambiamenti nelle candidature. In lizza, tra le quote rosa potrebbe esserci Rita La Paglia, ma tutto dipende da cosa accadrà nelle prossime settimane.

I nomi indicati riguardano ovviamente le sole candidature dei consiglieri comunali, perché ovviamente al di fuori di Palazzo Zanca, anche tra gli “ex”, sono in tanti pronti a scommettersi o già in campagna elettorale. Ma ci sarà tempo anche per iniziare il “toto-nomi” sulle liste. In particolare ancora non è chiaro come si presenteranno i Centristi, se in “matrimonio” con i quasi ex Ncd in Area Popolare o con due liste separate. Anche a destra ci sono “lavori in corso” per le liste e molto dipenderà anche dal candidato alla Presidenza della Regione (probabili le primarie del centro-destra ad aprile). In casa Pd si rischia la doppia candidatura (Crocetta-Faraone) una sorta di “suicidio” del centro-sinistra che finirebbe con il cadere nell’errore che fu del centro-destra del 2012 (quando la frattura Miccichè-Musumeci consegnò la Sicilia a Crocetta).

Rosaria Brancato