Alfano: “Non state cambiando partito. Siete qui per fondare il Nuovo centro-destra”

“Non siete qui per cambiare partito. Siete qui per fondare il Nuovo Centro Destra”.

Al Palacultura il ministro Angelino Alfano torna da leader di quello che definisce il nuovo contro il vecchio, la nuova frontiera che mira a riunire l’area moderata, quindi non si tratta di transitare da un partito ad un altro ma di porre le fondamenta di un Centro-Destra nuovo.

Messina è la città che ha visto il 100% dei parlamentari ex Pdl aderire al Nuovo Centro Destra e del resto l’intera Sicilia, da serbatoio di voti per Berlusconi, da terra del 61 a 0 si appresta a vedere con le Europee di maggio il primo banco di prova, quello delle urne.

“In pochi mesi abbiamo fatto tanto- dichiara il deputato regionale Nino Germanà, che sarà il candidato Ncd alle europee per Messina- La gente ci segue perché siamo gente onesta. Stiamo lavorando per questo territorio. Se all’Ars è stata votata la legge che farà diventare realtà le Città Metropolitane è grazie ad un emendamento che mi ha visto primo firmatario e che è nato qui, a Messina, ad opera del pro-rettore Michele Limosani e dell’apporto dell’Università. Se io dovessi essere scelto per correre alle elezioni dico chiaramente: cercherò il voto non per andare a Bruxelles, ma per restare a Messina, per essere più forte ed incisivo nel difendere Messina”.

Dal palco, all’arrivo di Alfano, era stato Francesco Rella a porre all’attenzione del ministro e dei vertici del partito una serie di tematiche: “Il Palagiustizia. Ogni giorno scopriamo una nuova proposta, finiremo con il perdere i finanziamenti. I trasporti nello Stretto. E infine, per quel che riguarda l’aspetto politico, vi chiediamo di battervi per le preferenze e di indicare al più presto i coordinatori provinciale e cittadino in modo da mettere in moto il partito”.

Se il senatore Bruno Mancuso ha ricordato come Messina e provincia abbia “portato in dote” al Ncd il 100% dei deputati, è stato il parlamentare Enzo Garofalo ad indicare quali dovrebbero essere le priorità da seguire per il futuro della città: “Noi siamo coraggiosi e non molleremo, ma il coraggio deve essere affiancato da scelte giuste ed efficaci. Nei prossimi giorni il ministro Lupi, in seguito ad un mio emendamento, emanerà il decreto per affidare ad un gruppo di lavoro lo studio di fattibilità di un sistema infrastrutturale nello Stretto che guarda al futuro. Messina si deve candidare ad essere uno dei più grandi porti e non solo. Restare in questo governo è stata la scelta più difficile, ma noi vogliamo cambiare le cose da dentro, con il nostro contributo”.

Tra i presenti anche l’eurodeputato uscente Giovanni La Via, ma anche il sottosegretario Castiglione, il capogruppo regionale Nino D’Asero e quanti a Messina ed in provincia hanno ricoperto ruoli di rilievo e di amministrazione negli anni di Forza Italia prima e Pdl poi e che apprestano a scommettere sull’unione dei moderati.

“Noi siamo il turbo delle riforme- ha esordito Alfano- E chi pensa di trovare sponde in noi per bloccare il meccanismo si sbaglia. Noi siamo per il superamento del Senato. In questi 4 mesi abbiamo fatto tanto, abbiamo fatto la differenza, abbiamo ridotto le tasse, stiamo smontando la legge Fornero e intanto Forza Italia litiga per chi candidare alle Europee. Noi siamo il Nuovo centro destra e ci batteremo per i diritti della persona, per i diritti di chi nasce sotto questo cielo, per la famiglia, che è fatta dell’unione di un uomo e di una donna, per i diritti di quelle associazioni, onlus, settori che operano e non chiedono niente”.

Il ministro ha poi ricordato che oggi la parola “pace” corrisponde alla parola Europa, un’Europa meno “rigida”, l’Unione non delle austerità ma della crescita.

Dalla Sicilia il Ncd di Alfano si aspetta tanto alle elezioni di maggio “Spero che la Sicilia diventi una delle capitali del Nuovo centro destra”, e snocciola i dati raggiunti dal partito in 4 mesi: 120 mila iscritti, 12 mila circoli.

Quanto a Messina l’attenzione è al sistema trasporti, porto, infrastrutture, ma anche al disegno di legge per la riapertura del Casinò di Taormina, già approvato all’Ars e che il ministro affronterà nelle prossime settimane “Farò da pivot di questa squadra”. Poi il capitolo palagiustizia “una vicenda che conosco bene da ex ministro della Giustizia e che sottoporrò all’attenzione del ministro Orlando”. Al suo arrivo al Palacultura ad attenderlo c’era un gruppo di manifestanti per le condizioni del Palanebiolo. “La tendopoli non è la soluzione. Del resto le soluzioni in emergenza non lo sono mai. Chiamerò a Roma tutte le parti interessati per risolvere la vicenda”. Sull’autorizzazione a procedere nei confronti di Francantonio Genovese, “Il Ncd nn è per gli slogan politici. Guarderemo attentamente le carte, si tratta di decidere sulla libertà personale,decideremo valutando le carte”.

Per quel che riguarda poi la possibilità di una lista unica Ncd-Udc il leader siciliano non si sbilancia “Noi non abbiamo problemi di sbarramento, quindi non c’è fretta. Vogliamo però unire i moderati che cercano un’alternativa alla sinistra. Quindi è un percorso che può farsi adesso o dopo le elezioni. Valuteremo nei prossimi giorni”.

In sintesi, non ci spaventano le urne, possiamo farcela benissimo da soli e ci “peseremo” proprio in quella terra che ha dato tanto, in termini percentuali a Berlusconi. Il discorso con i centristi di Casini e D’Alia però è apertissimo, sia adesso che in futuro.

Rosaria Brancato