Bilanci comunali, per Eller l’imperativo categorico è «correre»

Correre per recuperare il troppo tempo perso in passato. Correre per non dover affrontare nuovamente le tante e gravissime difficoltà che lo scorso anno hanno rischiato di far saltare il banco. Correre per dare finalmente risposte concrete alla Corte dei Conti. L’assessore Luca Eller si è posto due obiettivi chiari: approvare il bilancio di previsione 2016-2018 ( su cui c'è già l'ultimatum del commissario ad acta) entro fine novembre ed il bilancio di previsione 2017–2019 entro il 31 dicembre. Ecco perché ieri in commissione non ha nascosto il suo fastidio davanti ai rilievi mossi da alcuni consiglieri comunali a proposito del mancato inserimento nel previsionale 2016 delle risorse del Master plan (vedi qui).

Per l’assessore fiorentino infatti a questo punto del percorso diventa controproducente incartarsi su questioni che – a suo dire – potranno essere facilmente risolte con l’assestamento di bilancio o in alternativa con un emendamento presentato dall’Aula. Eller ha invitato i consiglieri comunale a puntare dritti al traguardo, per consentire al Comune di Messina di invertire la rotta e uscire definitivamente dalla tempesta (causata dalla lunga paralisi nell’iter di bilancio di previsione 2015) che solo qualche mese fa ha rischiato di farlo naufragare ed affondare.

«Ciò che accade in questo Comune è del tutto inaccettabile e va rimediato con intransigente determinazione. Ci vorrà del tempo, e quindi si deve correre. E correre velocemente onde porvi rimedio» ha scritto in una nota inviata lo scorso 18 ottobre al sindaco, ai colleghi di giunta, al segretario/direttore generale, ai dirigenti ai revisori dei conti, alla presidente del Consiglio comunale, ai capigruppo ed anche al presidente della Sezione di controllo della Corte della Corte dei conti.

Nella lettera, Eller parte dall’analisi delle criticità elencate dalla Corte dei Conti nella deliberazione 91/2016 relativa al rendiconto 2014 e spiega che l’adozione dei documenti contabili nei tempi stabiliti dalla legge può mettere in moto un meccanismo virtuoso, tale per cui grazie allo sblocco dei finanziamenti statali non sarà più necessario ricorrere alle anticipazioni di tesoreria, che nel 2016 hanno prodotto interessi passivi per oltre 1,5 milioni, potranno essere rispettati i termini di pagamento previsti dalla legge per le Pubbliche Amministrazioni, con conseguente abbattimento degli interessi da corrispondere ai fornitori e garantiti i servizi essenziali. Se – come spiega l’assessore – per l’anno in corso ormai parte del danno è stato inevitabilmente prodotto, considerato che il 2016 sta per concludersi, la situazione potrebbe invece cambiare in meglio nel 2017: « l’approvazione del bilancio di previsione 2016-2017 in tempi normali e dettati dalla legge – scrive Eller – può voler significare che potremmo avere cassa per reggere il gap temporale tra le fonti finanziarie esterne di talune linee di finanziamento, la necessaria rendicontazione e i relativi trasferimenti di liquidità potendo così noi fare da cassa se non diventare in taluni casi, “tesoreria di gruppo” e far arrivare il contante per pagare i fattori produttivi lavoro (es.salari) e capitale (es.fornitori) senza le attese che si è potuto constatare in questi mesi. E, comunque, una cassa positiva potrebbe addirittura generare interessi attivi e quindi diventare un’entrata per magari finanziare una piccola quota della spesa corrente».

L’evidente ottimismo che trapela da queste considerazioni viene bruscamente smorzato poche righe più avanti, nella parte finale della lettera, allorquando lo stesso assessore ipotizza scenari nefasti, che hanno certamente a che fare con il piano di riequilibrio e con l’eredità del passato ma che non vengono in alcun modo specificati. «Le difficoltà finanziare che provengono con pesantezza da un passato più o meno lontano sono enormi e il possibile maturare di un disavanzo nell’annualità 2016 del Piano di riequilibrio 2014-2023, disavanzo che andrà recuperato nel bilancio 2017/2019 … obbligherà a decisioni forse drastiche e ad ancora più risolute azioni consiliari amministrative e gestionali. Ma questa – continua Eller in modo piuttosto criptico – è la situazione reale del Comune che si deve sapere … non esistono alternative o vie di fuga». Di quali decisioni drastiche parli Eller nella lettera non è dato sapere. Forse si riferisce ai tagli nel sociale? Non lo dice, mentre invece informa i destinatari della missiva che la Ragioneria sta già iniziando a lavorare al rendiconto 2016, atto fondamentale per procedere ad «un monitoraggio certo del Piano di riequilibrio», al fine di consentire al Consiglio comunale di approvarlo entro il termine del 30 aprile, così come prevede la legge.

Danila La Torre