Renzi: Possiamo vincere. All’odio rispondiamo con i fatti e col sorriso FOTO

La partita è aperta, il primo posto tra i partiti ce lo giochiamo con i 5stelle alla pari. Ci sono ancora 10 giorni, noi siamo quelli che pensano che la politica non sia una schifezza, non siamo quelli dell’antipolitica. I sondaggi sono così così, abbiamo perso le Regionali. Ma storicamente i sondaggi fotografano la realtà dei 15 giorni prima dalla fine. E le cose in 10 giorni cambiano”.

Dal palco di un Teatro Vittorio Emanuele gremito Matteo Renzi dà la carica al popolo del Pd, fiaccato dalla sconfitta di novembre e dai sondaggi.

In prima fila i candidati alle Politiche, Pietro Navarra, Beppe Picciolo, Giuseppe Laccoto, Fabio D’Amore, Natalia Cimino.

Se Renzi ha scelto Messina come prima tappa è perché sa che è il Collegio che rispetto agli altri siciliani può rappresentare la realtà contro-tendenza.

Sui sondaggi ha ricordato come nel 2013, alla vigilia delle Politiche di febbraio, il Pd fosse considerato vincente, ma poi finì con un pareggio. Nel 2014 le previsioni davano un pareggio con i 5stelle alle Europee invece il Pd toccò il 40%. Infine il 4 dicembre del 2016 per il Referendum il Pd contava di vincere invece fu una sconfitta: “A questo punto, in base a quanto accaduto….il risultato non è affatto scontato….e smentire i sondaggi che ci danno indietro.”

Il segretario nazionale del partito si è poi soffermato su quanto è stato fatto dai governi Pd in questi anni, dagli 80 euro alla riduzione delle tasse, alle leggi sulle unioni civili, sull’omicidio stradale, sul Dopo di noi, la riduzione del tasso di disoccupazione dal 44% al 32%, fino alle opere pubbliche.

Per la Sicilia abbiamo stanziati 10 miliardi per le opere pubbliche. Voi non li vedete oggi quei soldi perché i risultati si vedranno tra 5 anni, perché l’arretramento in cui vi avevano lasciato era inimmaginabile. A Firenze c’è un treno ogni quarto d’ora per arrivare a Roma o Bologna. Ma voi non siete cittadini di serie B”.

Ha rivendicato la determinazione nel voler organizzare il G7 a Taormina e la soddisfazione di vedere in Sicilia i grandi della Terra, anche se poi quell’evento non lo ha potuto seguire come premier perché nel frattempo è subentrato Gentiloni.

Il primo affondo l’ha fatto su BerlusconiE’ un disco rotto, rivederlo a Porta a porta fa sorridere, rispetto al 2001 ha persino più capelli. Ammiro la capacità di dire cose false, dice che ha abbassato le tasse e invece lo abbiamo fatto noi, dice che è contrario all’accordo di Dublino e lo ha firmato lui…..”

L’appello lo ha rivolto invece ai moderati, a quelli che guardano al centro e potrebbero essere tentati da Forza Italia: “Attenti, il centro-destra oggi è a trazione leghista. Non è Berlusconi il capo della coalizione ma Salvini, uno che andava in giro con la felpa con la scritta Prima il nord, uno che ha insultato i siciliani”.

Sui migranti il programma prevede il blocco delle partenze in Africa, una politica che punta sulla cooperazione internazionale ed infine un ultimatum all’Europa in tema di accoglienza affinchè anche gli altri Paesi si prendano carico dei flussi migratori.

Si è poi soffermato sui giovani, perché vanno via soprattutto i cervelli ed i giovani del Sud ed il divario tra Mezzogiorno e Nord è ancora troppo elevato. L’unica strada è puntare sulla formazione e sull’istruzione e nell’affrontare questo aspetto ha rivolto l’endorsment al professore Pietro Navarra: “Sono felice della candidatura dell’ex Rettore, che si è dimesso per affrontare questa sfida. Abbiamo firmato il Patto per Messina proprio all’Università e la scelta della sua candidatura dà il senso dell’importanza che diamo alla necessità d’investire sulla formazione, sull’istruzione, al di là del fatto che è stato bravo per lo straordinario lavoro che ha fatto all’Università”.

Le frecciate ai 5stelle non potevano mancare, soprattutto per le vicende della rimborsopoli pentastellata ed a quanti versavano parte delle indennità ma poi bloccavano i bonifici e si riprendevano i soldi: “abbiamo sentito per anni le litanie sull’onestà e sui bonifici…poi scopriamo che molti facevano quei trucchetti alla Totò… e che se non erro si chiamano truffe. Noi diciamo, quando avete finito con le litanie parliamo di politica e diteci cosa pensate dell’Europa, dell’euro, cosa pensate sui vaccini”.

Il Reddito di cittadinanza per Renzi è come la Befana ed incentiva la disoccupazione. Nel programma del Pd gli investimenti vanno alla sanità pubblica ed all’istruzione pubblica, e restano nel settore pubblico nei prossimi 5 anni ci saranno almeno 400 mila posti di lavoro (10 mila dei quali tra le forze dell’ordine).

Alla campagna elettorale basata sull’odio, sugli insulti, rispondiamo con quello che abbiamo fatto. La partita è aperta, i prossimi 10 giorni fate campagna elettorale col sorriso perché per noi la politica non è rancore, non è insultare gli altri ma è, citando Obama, mantenere in vita le aspettative dei nostri bambini”.

Prima della partenza per Palermo il saluto con la folla del Vittorio Emanuele, spazio per la foto di gruppo sul palco coi candidati e per i selfie di rito.

Rosaria Brancato