Nel giorno del bilancio in aula arriva la diffida del commissario per i consiglieri

Nel giorno in cui il bilancio di previsione 2015 farà finalmente il suo ingresso in aula consiliare, è tornato a scrivere il commissario ad acta nominato dalla Regione proprio per i ritardi sull’approvazione del bilancio, Nicolò Lauricella. Il commissario ha fatto recapitare una diffida ai consiglieri comunali, intimandoli di votare il bilancio entro 30 giorni. Una procedura regolare, prevista dalla normativa, ma che suona fortemente stonata visto l’immane ritardo con cui il previsionale farà la sua apparizione in consiglio. Sembra quasi un paradosso, infatti, che oltre agli 8 mesi di ritardo già accumulati dall’amministrazione Accorinti, adesso l’aula potrebbe avere ulteriori 30 giorni per l’approvazione del bilancio. I tempi ovviamente dovranno essere più stretti vista l’emergenza finanziaria in cui si trova Palazzo Zanca. Anche perché se non si approva il documento entro fine mese si rischia di non poter sbloccare i finanziamenti statali che serviranno per colmare tutti i buchi che si sono creati fino ad ora.

La diffida di Lauricella segue comunque l’iter previsto dalla normativa ed arriva oggi perché solo adesso, dopo il parere dei Revisori dei Conti, la palla è passata davvero nelle mani del Civico Consesso.

«Si avvertono i consiglieri che il Bilancio di previsione 2015, il bilancio pluriennale 2015/2017, la relazione previsionale e programmatica ed ogni altro documento finanziario allegato previsto dalle legge, dovranno essere approvati nel termine massimo, secondo le norme vigenti, di 30 giorni dalla data dell’adunanza» scrive Lauricella che avvisa anche sulle conseguenze a cui l’aula potrebbe andare incontro.

«Decorso infruttuosamente tale termine si provvederà, in via sostitutiva, all’approvazione del bilancio di previsione e dei relativi documenti finanziari allegati. L’esercizio dell’azione sostitutiva, con l’adozione delle deliberazioni commissariali di approvazione dei citati documenti, comporterà l’applicazione delle sanzioni previste dalla normativa, della sospensione e successivo scioglimento del consiglio comunale». Quindi se entro 30 giorni l’aula non approva il bilancio lo farà il commissario, il consiglio andrebbe incontro a sospensione e scioglimento, anche se questo passaggio non sarebbe così automatico.

La nota di Lauricella si chiude con un invito ai consiglieri: «Si confida nel senso di responsabilità affinché si possa pervenire, nell’esclusivo interesse del Comune di Messina, alla definizione dell’adempimento nei tempi più brevi, onde evitare gravi conseguenze nell’attività amministrativa dell’Ente».

Dunque questa sera la carne al fuoco sarà tanta. La seduta convocata alle 18.30 si aprirà con la surroga dei tre nuovi consiglieri, poi si passerà immediatamente al bilancio, anche se la votazione sembra essere tutt’altro che scontata. Il capogruppo di Forza Italia, PippoTrischitta, ha già annunciato che non intende fare riunioni di gruppo, per evitare di dare vantaggio alle altre forze politiche, che possono decidere come muoversi sapendo che altri consiglieri voteranno il bilancio per loro: “Ognuno si assuma le proprie responsabilità. Tutti sanno a cosa si va incontro se non si vota questo bilancio. Ammesso che l'amministrazione trovi i soldi per gli stipendi bisogna pagare anche i contributi per non incorrere in sanzioni che possono provocare danno erariale”.

Nel corso della seduta della commissione bilancio, Trischitta ha anche lanciato una proposta inaspettata: «Sciogliamo il Consiglio comunale e lasciamo amministrare la giunta senza far commissariare la città. E’la soluzione migliore », ha dichiarato di fronte ai colleghi.

Intanto l’assessore al Bilancio Luca Eller ha inviato un messaggio ai consiglieri per informarli di aver accolto la nota di ieri di Peppuccio Santalco che chiedeva all’amministrazione chiarezza sulla criticità rilevate dai revisori dei conti e precisi impegni sul bilancio programmatico 2016-2018.

Francesca Stornante-Danila La Torre

Ultimo aggiornamento ore 16