Pd, cambiano i volti dei delegati di Messina all’Assemblea Nazionale. Non c’è Genovese

Comunque vada e al di là di chi sarà il vincitore delle primarie, un dato certo che interessa la provincia di Messina è questo: i delegati all’Assemblea nazionale del Pd saranno nuovi rispetto agli uscenti (tranne Giuseppe Laccoto).

Dando uno sguardo alle tre liste presentate a sostegno dei 3 candidati alle primarie dell’8 dicembre, Renzi, Civati e Cuperlo, il primo elemento che le contraddistingue è appunto questo, la rappresentanza messinese all’Assemblea nazionale cambierà volto, indipendentemente dalle percentuali che andranno alle singole liste.

Gli uscenti sono: Francantonio Genovese, Filippo Panarello, Giuseppe Laccoto, Giuseppe Molonia, Ignazio Spanò, Marina Scimone, Francesca Sansiveri, Donatella Sindoni, Maria Sciammetta.

In nessuna delle tre liste, tranne appunto nel caso di Laccoto, secondo nell’elenco dei renziani, figurano gli uscenti. I nove delegati eletti saranno in sintesi nuovi e per una realtà come il Pd messinese è un fatto da sottolineare.

Intanto questa mattina nella Saletta Commissioni del Comune si è tenuta la presentazione dei candidati della lista a sostegno di Gianni Cuperlo: capolista Antonio Saitta, a seguire Francesca Sindoni, Francesco Re, Marisa Cusmà Piccione, Rocco Marazzita, Patrizia Dai, Francesco Parisi, Ippolita Olterio, Giovanni Gullotta.

“E’ una lista fortemente rappresentativa del territorio, con espressioni anche del mondo sindacale e dell’associazionismo- ha sottolineato il deputato regionale Filippo Panarello- A differenza di altri non abbiamo dovuto né cambiare posizioni né affrontare problemi di esclusioni o inclusioni. E’ una lista che rappresenta diversi settori ed esperienze e siamo pronti ad affrontare le primarie dell’8 dicembre che vogliamo le più limpide e trasparenti possibili”.

Il deputato regionale fa un chiaro riferimento ai recenti risultati dei Congressi di circolo, contestati, anche attraverso ricorsi, per una serie di irregolarità, come ad esempio il fatto che in alcuni Circoli il congresso si sia tenuto in anticipo, rendendo impossibile il voto a molti tesserati. In percentuale le conseguenze sono pesanti, perché, bastano pochi voti a spostare le cifre.

“Per noi il risultato non è stato esaltante, poiché condizionato da metodi che non condividiamo e per i quali abbiamo presentato ricorso. E’ indubbio comunque che l’adesione di Francantonio Genovese alla mozione Renzi ha inciso, determinando tra l’altro un risultato in controtendenza in tutta la Sicilia”.

Capolista è l’ex vicesindaco di Messina Antonio Saitta, Costituzionalista, chiamato a “supervisionare” i saggi voluti da Napolitano e attualmente anche prorettore alla legalità “Neanche io ho potuto votare al congresso del mio circolo- sorride- perché si è votato il giorno prima. Ma guardiamo avanti. Noi crediamo che vengano prima le idee e poi le persone, perché la personalizzazione della politica è stata una sciagura ed un’eredità dura a morire. Crediamo in un partito che selezioni le classi dirigenti, in discontinuità con i signori delle tessere, un partito aperto al confronto. Il nostro impegno nasce dalla consapevolezza dei drammatici errori che il partito ha fatto a Messina. Il Pd nella nostra realtà è stato un’anomalia e continua ad esserlo. Noi non siamo gli unici duri e puri, ma crediamo nella discontinuità e nella nostra lista non ci sono genovesiani”.

Il professor Rocco Marazzita si è soffermato su quanto accaduto anche a Barcellona per ribadire la necessità di modificare definitivamente, anzi, cancellare, la proliferazione dei circoli, elemento che non solo favorisce metodi poco chiari nei momenti elettorali, ma che “uccide” anche il confronto interno al partito.

Intanto, in vista delle primarie, i renziani allestiranno banchetti informativi domani, 1 dicembre e sabato 7 a Tremestieri (davanti al centro commerciale) ed in via Tommaso Cannizzaro, nei pressi della farmacia Ruffa, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.

Si vota l’8 dicembre dalle 8 alle 20.00. I seggi saranno indicati nei prossimi giorni ma in linea di massima saranno 10 quanti i circoli dopo la riduzione, anche per evitare quanto accaduto alle primarie per il candidato premier ed alle primarie per il Parlamento dello scorso anno finite al centro delle polemiche per le irregolarità e le stranezze. A Messina in quei giorni c’erano più seggi che edicole. Il capitolo primarie 2012, nelle intenzioni delle tre anime del Pd, deve essere chiuso definitivamente. Le primarie sono aperte anche ai non tesserati e quest’anno anche ai sedicenni, purchè si iscrivano attraverso il sito ufficiale del Pd.

Rosaria Brancato