I lavoratori del settore pulizie in stato di agitazione: tanti i problemi da risolvere

Si è tenuta ieri pomeriggio nei locali dell’aula ex Chimica dell’università di Messina un’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori del settore pulizie organizzata dalla Filcams Cgil di Messina. Al centro dell’assemblea le difficoltà proprie dei lavoratori del settore: mancata regolarità nei pagamenti; continua riduzione, a parità di prestazione richiesta, degli orari di lavoro soprattutto in coincidenza con i cambi di appalto; precarietà esasperata.
“I lavoratori del settore vivono la crisi in maniera esasperata perché la modalità privilegiata di affidamento degli appalti è quella del massimo ribasso che non tiene in considerazione la qualità del servizio ma solo il risparmio- spiegano Carmelo Garufi, segretario generale della Filcams Messina, e Francesco Lucchesi responsabile di settore-. Una situazione che si traduce nella progressiva perdita di reddito per persone che in media lavorano due, tre ore al giorno e che troppo frequentemente vengono pagate con mesi di ritardo”.
Quattro le principali proposte della Filcams: privilegiare il principio dell’offerta economicamente più vantaggiosa rispetto a quello del massimo ribasso nell’assegnazione delle gare d’appalto; impegnare le aziende nel rispetto dei termini di pagamento delle retribuzioni; rilanciare e potenziare l’Osservatorio provinciale sulle imprese di pulizia costituito presso la Prefettura il cui ruolo è garantire la regolarità degli appalti; contrastare l’esasperata precarietà del settore che fa di questi lavoratori l’emblema della provvisorietà.
La Filcams Messina continuerà con ulteriori iniziative la mobilitazione del personale del settore fino alla proclamazione dello Sciopero generale del settore.