Sicilia Futura tira dritto come un treno sulla mozione di sfiducia. Dal vagone scende Carlo Abbate

Sicilia Futura sulla mozione di sfiducia tira dritto come un treno e dal vagone del gruppo consiliare fa scendere Carlo Abbate.

In una nota firmata dai vertici del partito (capogruppo regionale Beppe Picciolo, deputato regionale Marcello Greco, coordinatore cittadino Salvo Versaci, capogruppo consiliare Elvira Amata), viene messo nero su bianco quanto emerso dal vertice di venerdì pomeriggio. La sintesi è questa: mozione di sfiducia insieme al Pd, chi non vuole firmare è fuori dal partito. Insomma la macchina della sfiducia è ripartita e paradossalmente chi adesso è il miglior alleato di Accorinti è proprio Genovese. Senza il voto dei genovesiani infatti la mozione non raggiungerà quota 27 consiglieri. Dalle decisioni di quello che Accorinti e i suoi hanno sempre ritenuto il simbolo di quellicheceranoprima dipenderanno le sorti dell’amministrazione.

“La prossima settimana, insieme al Pd ed alle forze politiche che lo vorranno, presenteremo la mozione con le 16 firme necessarie- dichiara il coordinatore cittadino Salvo Versaci- Le utopie in questo momento non servono e Messina ha bisogno di fatti concreti. Ben felici di raccogliere subito 27 firme ma per il momento ci “accontentiamo” di arrivare a quelle sufficienti per poter discutere in aula un argomento che riguarda la vita dei cittadini”.

Ma in casa Dr-Sicilia Futura la decisione, peraltro si tratta più di una conferma di una scelta già presentata a novembre, causa un primo addio, quello di Carlo Abbate, presidente della Commissione bilancio, divenuto negli ultimi mesi uno dei più strenui alleati dell’amministrazione sui documenti contabili e da tempo dato sempre più lontano dal gruppo Picciolo. A firmare quindi sono Elvira Amata, Nino Interdonato, Nino Carreri, Rita La Paglia, Santi Sorrenti.

“Ringrazio i colleghi consiglieri del Pdr-Sicilia futura che già da tempo hanno maturato l’idea di chiudere questa disastrosa esperienza amministrativa”è il commento della capogruppo Elvira Amata mentre Picciolo e Greco aggiungono:“con Pd, Ncd e le forze politiche che lo vorranno portiamo il dibattito in aula per ridare speranza a questa martoriata città”.

E’ il coordinatore cittadino ad invitare Carlo Abbate ad una riflessione attenta sulla decisione corale presa dal partito sin da novembre.

“All'amico Abbate- scrive Versaci- che ha dichiarato di non condividere la decisione assunta dal nostro partito, consigliamo di rileggere e ripensare quanto da noi proposto da alcuni mesi a questa parte ed oggi che anche il rinnovato Pd, con grande lungimiranza, ha deciso di appoggiare il nostro documento programmatico presentato a Novembre, non possiamo che ribadire che si tratta di un’occasione troppo importante per la città per non far sì che si apra un dibattito, condiviso dalla stragrande maggioranza del Consiglio comunale, così da essere discusso e votato in aula consiliare”.

A sottolineare la compattezza del resto del gruppo è sempre Elvira Amata: “Preciso che la strada sino ad ora percorsa dal gruppo consiliare Dr-Sicilia è stata sempre caratterizzata da coesione, condivisione ed etica politica. Il nostro gruppo, già protagonista del documento programmatico alla sfiducia, accoglie con soddisfazione l'adesione del rinnovato PD e conferma che è giunta l'ora del dibattito in aula. Siamo certi che il collega Carlo Abbate contribuirà al dibattito in aula non facendo mancare il suo appoggio nell'interesse della città”.

Si attende quindi la posizione ufficiale dell’Udc di D’Alia, che sin da dicembre a Tempostretto ha dichiarato il suo via libera alla sfiducia, sia pure più lontana nel tempo.

“Siamo fiduciosi nel rigore del Consiglio Comunale e dell’attenzione che tutti i consiglieri, con la loro adesione alla mozione, avranno nei confronti della città- concludono i deputati Beppe Picciolo e Marcello Greco-. Ringraziamo quindi la linearità dei nostri consiglieri che stanno portando avanti la mozione e ancora una volta hanno dimostrato un forte attaccamento al ruolo ricoperto ed al territorio che rappresentano. All'amico Carlo Abate ricordiamo che di buone intenzioni è lastricata la strada che porta all'inferno."

Nell’immediato la strada che percorrerà Abbate è quella verso il gruppo misto prima di eventuali passaggi sul fronte del centro-destra.

Rosaria Brancato